I Consigli comunali di Anzio e Nettuno, riuniti in seduta congiunta, hanno infatti approvato all’unanimità un ordine del giorno fondamentale per il futuro dell’Ospedale “Riuniti” e dei servizi sanitari territoriali.
Il documento impegna i sindaci a chiedere la convocazione della conferenza locale sulla sanità e a interfacciarsi direttamente con la Regione Lazio e la Asl Roma 6 per affrontare le criticità del sistema sanitario locale.
Il confronto con la Regione Lazio e la Asl
Durante la seduta, i sindaci di Anzio e Nettuno, Aurelio Lo Fazio e Nicola Burrini, hanno ribadito l’importanza della tutela del presidio ospedaliero e dei servizi territoriali:
“Il confronto con la Regione è stato aperto già in occasione dell’inaugurazione del punto nascita di Velletri e andrà avanti.
Ringraziamo i consiglieri comunali per il dibattito di oggi, ribadiamo che non ci sono questioni di campanile ma sui servizi per la salute della popolazione saremo sempre in prima fila.
Non possiamo correre il rischio che venga depotenziato l’ospedale ‘Riuniti’ che ha un’utenza di oltre 110.000 abitanti ed è il punto di riferimento per il litorale sud della Città Metropolitana di Roma.
Non possiamo dire ai turisti che d’estate scelgono queste città, portando le presenze a triplicare, che rischiano di non avere l’assistenza dovuta”.
Le criticità dell’Ospedale “Riuniti”
L’ordine del giorno approvato evidenzia le problematiche che affliggono l’ospedale “Riuniti” e i servizi sanitari del territorio.
Tra le principali criticità sollevate figurano:
- La chiusura del punto nascita, stabilita con la programmazione della rete ospedaliera 2024/2026, in contrasto con il piano integrato della Asl Roma 6 che prevedeva nuove assunzioni per mantenere il reparto attivo.
- La carenza di personale medico in reparti chiave come ginecologia, pediatria e oncologia.
- Le difficoltà nei servizi di ortopedia e radiologia, essenziali per il pronto soccorso, che rischia la paralisi per la mancanza di specialisti.
- La riduzione delle attività del day hospital oncologico, con gravi conseguenze per i pazienti.
- Il mancato potenziamento del pronto soccorso, nonostante gli impegni presi dalla Asl nel protocollo d’intesa del 2020.
Consigli comunali di Anzio e Nettuno in difesa dell’Ospedale Riuniti
Gli impegni richiesti ai sindaci di Anzio e Nettuno
Alla luce di queste problematiche, il documento approvato stabilisce una serie di impegni per i sindaci di Anzio e Nettuno, tra cui:
- Chiedere alla Regione Lazio di rispettare l’ordine del giorno approvato nel novembre 2024 per la riattivazione del punto nascita.
- Convocare la conferenza locale sulla sanità per rivedere l’atto aziendale della Asl Roma 6.
- Avviare un confronto immediato con la Asl per trovare soluzioni rapide alle criticità segnalate.
- Promuovere un tavolo tecnico tra Comuni, Asl e Agenzia della Difesa per realizzare un hospice pubblico presso l’ospedale militare di Anzio.
- Monitorare costantemente l’implementazione della rete ospedaliera, che attualmente prevede 131 posti letto in acuto, 34 in day surgery, 4 in day hospital e 15 per la riabilitazione.
- Sollecitare la programmazione di nuovi concorsi per garantire il personale medico necessario.
- Assicurare la consegna dei lavori per le nuove sale operatorie e l’ampliamento del pronto soccorso.
La promessa
L’approvazione dell’ordine del giorno rappresenta un passo fondamentale per garantire ai cittadini di Anzio e Nettuno un servizio sanitario efficiente e adeguato alle esigenze del territorio.
I sindaci di Anzio e Nettuno hanno concluso il loro intervento con una promessa:
“Siamo certi che si troveranno delle soluzioni per l’ospedale e per la medicina di prossimità. La salute dei nostri cittadini è una priorità e continueremo a lavorare senza sosta per tutelarla”.
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