La prima struttura veterinaria pubblica comunale d’Italia avrà diversi spazi: area pronto soccorso con infermeria; sale operatorie; area degenza post–chirurgica, terapia intensiva e laboratorio analisi.
L’ospedale veterinario comunale di Roma verrà realizzato nell’area del canile della Muratella.
Roma investe 6,5 milioni di euro per l’ospedale veterinario comunale
L’ospedale veterinario pubblico di Roma verrà realizzato con progettazione e con fondi comunali.
Il progetto contempla anche l’ampliamento del Canile della Muratella.
Il costo totale degli interventi è di circa 6,5 milioni di euro e i lavori dureranno circa 21 mesi.
Hanno presenziato all’avvio dei lavori nella mattinata di mercoledì 26 febbraio il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, il consigliere delegato all’ambiente e tutela degli animali di Città Metropolitana Rocco Ferraro, il Presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi e il rettore dell’Università di Tor Vergata Nathan Ghiron.
“È una giornata storica – ha dichiarato il Sindaco di Roma Gualtieri – perché dopo tutte le fasi preparatorie, dal reperimento delle risorse alla progettazione, parte il cantiere. Roma avrà finalmente un ospedale pubblico veterinario che non aveva“.
Come sarà l’ospedale veterinario comunale di Roma
I locali del nuovo ospedale veterinario (916 mq) saranno situati principalmente al primo piano dell’edificio centrale già esistente al canile della Muratella, oltre che al piano terra dell’edificio contiguo sul retro.
Qui verrà realizzato il pronto soccorso con la nuova sistemazione degli spazi. Saranno inoltre ospitati nuovi ambulatori, sale di visita e ambulatori per accertamenti diagnostici.
Il nuovo ospedale veterinario avrà tre spazi comunicanti e distinti:
- un’area dedicata al pronto soccorso con un’infermeria (attività clinica);
- un’area dedicata alle sale operatorie dotata di n. 2 sale con annessi servizi (locali per preparazione chirurgo, sale ferri sterilizzata);
- un’area dedicata agli altri servizi, ovvero spogliatoi e servizi igienici per il personale, locale di degenza post – chirurgica e per terapia intensiva (attrezzata con box adeguati per i cani), un laboratorio radiografico e un laboratorio analisi e locali ad uso del personale (stanza chirurghi e area relax operatori)
È prevista anche la ristrutturazione e riqualificazione degli spazi di servizio, per gli uffici e per l’accoglienza del pubblico, già presenti in maggior parte al piano terra dell’edificio principale e la trasformazione della sala riunioni presente al primo piano del fabbricato retrostante l’edificio principale in una sala più adeguata alle nuove esigenze (convegni – eventuali lezioni per studenti ecc.).
L’ampliamento dell’area del canile
Inoltre, si procederà ad ampliare gli spazi del canile attualmente esistenti, sempre su aree di proprietà di Roma Capitale.
L’ampliamento prevede la realizzazione di diverse strutture:
- 3 nuovi edifici per le cucce dei cani, corrispondenti ad un numero di 30 cucce, ciascuna delle quali può ospitare due cani;
- un edificio destinato al personale e alle attrezzature di supporto (servizi igienici, sala break, deposito attrezzi, un deposito cibo per gli animali e un locale impianti);
- un modulo dedicato alla degenza degli animali infetti, diviso in due sezioni simmetriche (Comune di Roma e ASL);
- un parcheggio all’aperto;
- un’area recintata destinata allo sgambamento e alla compatibilità dei cani;
- la recinzione di tutto il lotto.
A chi sarà destinato l’ospedale veterinario comunale della Muratella
Inizialmente l’ospedale offrirà i suoi servizi agli animali ospiti delle strutture comunali. Non sarà dunque un servizio accessibile a tutta la cittadinanza.
Successivamente il Comune di Roma sta valutando di estendere il servizio dell’ospedale veterinario anche alle famiglie a basso reddito adottanti dai canili comunali e dall’oasi felina di Porta Portese.
L’idea è quella in futuro di poter allargare l’utenza dell’ospedale veterinario, compatibilmente con il reperimento di risorse economiche per la gestione della struttura. Ha dichiarato infatti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri:
“Roma è una città grande e il Comune non è un’azienda sanitaria, quindi dobbiamo commisurare le ambizioni di aprire l’ospedale a tutti con quelle che sono le risorse. Quanto più riusciremo a rafforzare le partnership con le università e le Asl, e magari quanto più potremo contare sulla generosità dei privati, tanto più questa struttura sarà a disposizione della città. Lavoreremo anche a un modello gestionale adeguato”.
Roma si è ispirata all’esempio di Napoli
Il progetto dell’ospedale veterinario pubblico è un progetto ambizioso che solo un’altra città, Napoli, aveva realizzato, a gestione regionale, però, non comunale.
Alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Roma si sono recati proprio presso l’Ospedale veterinario gestito dalla ASL Napoli1 insieme all’Università degli Studi di Napoli Federico II per prendere esempio, come ha comunicato l’Assessora Sabrina Alfonsi:
“Lo abbiamo fatto per capire come avrebbe potuto essere questa struttura, quale gestione, quali strade intraprendere per avviare un procedimento complesso. Le buone pratiche servono, bisogna avere la prontezza di assorbirle, trasformarle, farle proprie e trasferirle poi a nostra volta”.
Un tavolo inter-istituzionale per seguire lo sviluppo dell’ospedale veterinario pubblico di Roma
Di “lavoro di squadra” e “percorso collettivo” hanno parlato Gualtieri e Alfonsi.
A seguire gli sviluppi dell’ospedale veterinario è infatti un tavolo inter-istituzionale istituito da Roma Capitale che comprende:
la Asl Roma 3 di riferimento, l’università Tor Vergata, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, i rappresentanti della Asl Roma 1 e Roma 2, la Direttrice della Direzione Generale Asl Napoli 1 Centro dell’Ospedale veterinario di Napoli, un rappresentante dell’Università di Perugia – dipartimento di Medicina Veterinaria; la presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Roma.
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