Come insegna la storia, si spara quando c’è una lotta di potere in corso tra diverse fazioni criminali. Ad Aprilia, dopo gli arresti eccellenti che hanno coinvolto anche il sindaco, sembra essersi rotto un equilibrio che garantiva una sorta di “pace criminale”.
Ultimo episodio, quello dell’altra sera degli spari contro due carabinieri fermi in macchina vicino alla scuola dell’infanzia Pirandello in via Lazio. Verso l’auto sono stati sparati 5 colpi di arma da fuoco. I proiettili hanno colpito la vettura e ferito lievemente agli arti inferiori entrambi i carabinieri.
Pochi giorni prima, in via Belgio, un portone di un’abitazione era stato crivellato da 13 colpi di arma da fuoco. Insomma ad Aprilia sembra tornato il far west, girano troppe armi e malviventi.
Spari ai Carabinieri di Aprilia: scambio di persona?
Nel caso di via Lazio, secondo la versione che sta trapelando, si pensa a uno scambio di persona.
Questo perché in zona abita un pregiudicato con una Yaris bianca, del tutto simile all’auto in cui si trovavano i due carabinieri.
Proprio in tal senso sono orientate le indagini svolte dal Reparto Territoriale di Aprilia e dal Nucleo Investigativo di Latina che, attraverso perquisizioni domiciliari, hanno già portato all’arresto di un uomo di origini croate, di 22 anni, residente ad Anzio.
L’uomo è stato trovato in possesso di due pistole semiautomatiche e di un revolver su cui si stanno effettuando degli accertamenti per verificare la compatibilità della pistola con quanto accaduto ieri notte.
Sono anche in corso ulteriori perquisizioni, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale e Ordinaria, da parte dei reparti dell’Arma insieme ai Carabinieri della Compagnia di Anzio.
Spari e bombe, ad Aprilia rotti gli equilibri criminali
Si cerca di capire il perché di questa recrudescenza violenta, fatta di spari e bombe ad Aprilia.
Su questo tema sono intervenute le associazioni “Reti di Giustizia, il sociale contro le mafie” e “Coordinamento Antimafia di Anzio e Nettuno”, che spiegano:
«In attesa di conoscere l’esito delle indagini, come Associazioni che si occupano di antimafia sociale ci preme evidenziare come, dopo la storica operazioni antimafia Assedio del luglio 2024 (e il suo prosieguo del 12 febbraio), gli ultimi eventi (compresa la sparatoria con un inseguimento tra due auto in Via Inghilterra di un mese fa e l’esplosione di una bomba all’interno di una palazzina di via Londra) potrebbero essere riconducibili alla rottura degli equilibri criminali preesistenti.
È ormai ben nota, infatti, la velocità con le quali le mafie colmano i vuoti e si riassestano avendo sempre come priorità la massimizzazione dei profitti (illeciti)».
I due gruppi in contrasto
Prosegue poi l’analisi delle associazioni:
«Dobbiamo tentare di analizzare e capire le dinamiche criminali e mafiose che si svolgono nel territorio cercando di rompere faticosamente il silenzio che continua a circondarle o meglio il processo di rimozione e negazione delle stesse da parte della politica e di buona parte dell’opinione pubblica e della cittadinanza (ad esempio Fratelli d’Italia, che era in maggioranza nell’ultima giunta con a capo l’ex sindaco Lanfranco Principi arrestato lo scorso luglio, ha frettolosamente dichiarato che Aprilia “non merita il commissariamento”, dimostrando, quantomeno, una certa superficialità politica).
C’è chi è propenso a considerare il fatto che diversi criminali apriliani sono stati recentemente scarcerati e questo potrebbe aver acuito le tensioni tra i due gruppi criminali che si contendono la fiorente piazza di spaccio di Aprilia: un gruppo collegato con la criminalità di Anzio e un altro prettamente “autoctono”».
Aprilia civile reagisce
Venerdì 7 alle 17,30 presso il Comitato di Quartiere Primo, in via Ugo La Malfa 5 si terrà il terzo incontro pubblico per dibattere sugli eventi criminosi accaduti nel territorio di Aprilia.
Un primo incontro si è già svolto a novembre presso il C.d.q. Grattacielo e il secondo a dicembre presso il C.d.q Toscanini.
L’incontro è aperto ad associazioni e a tutte le persone interessate per dibattere appunto su quanto sta accadendo, sui legami tra organizzazioni mafiose e pezzi dell’economia e della politica locale e “costruire insieme un’alternativa sociale al pensiero mafioso, in ogni suo ambito di diffusione”.
Aprilia, la politica deve prendere coscienza
Spiegano il gruppo di Europa Verde Aprilia:
“Abbiamo di nuovo portato questa situazione davanti al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, con un’interrogazione dell’on. Filiberto Zaratti, Presidente nazionale di Europa Verde e deputato di AVS”.
Fabrizio Fiorentini, che da anni si occupa dei temi della legalità per i Verdi di Aprilia, insieme a Davide Casari di SI, ha chiesto alla politica locale di “smetterla, su questo tema, con una retorica campanilista e ridicola”: “per difendere la Città dalla criminalità non possiamo far finta che la criminalità non esista. Basta idiozie”.