Il costo della tassa per atterraggio o decollo è rimasto pari a quello fissato durante il periodo Covid, vale a dire 0,12 centesimo per decollo o atterraggio.
La Regione Lazio ha deciso quindi di mantenere inalterata l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA) per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino, scongiurando aumenti fino al 2027.
La decisione è contenuta nella deliberazione di Giunta n. 97 del 27 febbraio scorso.
La misura, approvata dalla Giunta Regionale, rappresenta una boccata d’ossigeno per le compagnie aeree, in un periodo segnato da staticità del mercato aereo.
Le tasse sul rumore degli aerei restano basse per Ciampino e Fiumicino
L’IRESA, imposta introdotta nel 2013 con l’obiettivo di mitigare l’impatto acustico del traffico aereo, prevede un prelievo per ogni decollo o atterraggio.
La tariffa, fissata a 0,12 centesimi di euro fino al 2027, resterà quindi invariata rispetto al valore fissato nel 2022, durante il periodo pandemico.
La decisione è frutto della nuova convenzione triennale 2025-2027 stipulata tra la Regione Lazio e la società Aeroporti di Roma S.p.A. (ADR), incaricata della gestione, accertamento, riscossione e riversamento dell’imposta.
L’accordo, valido per il periodo 2025-2027, prevede il coinvolgimento diretto di ADR nella gestione contabile del tributo.
La tassa sul rumore finanzia gli studi anti-rumore
Il congelamento della tariffa risponde forse all’esigenza di preservare la competitività degli aeroporti romani, evitando ulteriori oneri per le compagnie aeree già gravate dall’aumento dei costi operativi dei carburanti.
La Regione Lazio ha sottolineato che la misura non pregiudicherà le attività di monitoraggio ambientale, né gli interventi di mitigazione del rumore.
Le somme riscosse attraverso l’IRESA continueranno a finanziare progetti di tutela ambientale e studi di impatto acustico nelle aree circostanti gli scali di Fiumicino e Ciampino.
Il provvedimento si inserisce in un quadro normativo che assegna alle Regioni la facoltà di istituire tributi propri per fronteggiare le esternalità negative generate dal traffico aereo.
I dati sul rumore attorno agli aeroporti, si spera vengano resi pubblici
L’accordo triennale prevede inoltre la trasmissione periodica dei dati relativi alle emissioni sonore, in modo da consentire alla Regione Lazio di verificare l’applicazione corretta dell’imposta e il rispetto delle norme vigenti.
La conferma delle tariffe in vigore rappresenta un segnale di stabilità per il comparto, contribuendo a rendere più attrattivi gli scali romani per le compagnie aeree internazionali.
La Regione Lazio ha ribadito l’importanza di coniugare la crescita del settore con la tutela della qualità della vita nelle aree limitrofe agli aeroporti, attraverso un monitoraggio costante e l’adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dell’impatto acustico.
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