Ad accendere i fari sulla vicenda è la deputata di Azione Federica Onori con una interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Interno e della Giustizia.
Il sequestro di 22 milioni di beni in provincia di Latina ad imprenditore vicino al clan dei casalesi
Nel 2015 il Tribunale di Latina, su richiesta della Dia, emise un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca del patrimonio dell‘imprenditore di Formia Vincenzo Z., accostato al clan dei casalesi. Il sequestro dei beni ammontava a 22 milioni di euro.
La Corte di appello di Roma in seguito confermò il provvedimento di sequestro dei beni all’imprenditore di Formia. Dispose contestualmente anche un provvedimento di sorveglianza speciale.
Il sequestro, la confisca e la marcia indietro
Nel dicembre del 2020 la Cassazione con proprio provvedimento ha annullato la confisca rimettendo gli atti alla Corte di appello di Roma per una nuova pronunzia.
Ad oggi non c’è stato alcun altro provvedimento, nonostante la delicatezza della vicenda postulerebbe tempi rapidi di decisione.
«Nel territorio pontino, è opportuno evidenziarlo, si registrano significative infiltrazioni criminali, anche legate al citato clan dei Casalesi», fa notare la deputata.
«All’epoca dei fatti furono depositate altre interrogazioni parlamentari che avevano ad oggetto le vicende su cui verte la suddetta procedura giudiziaria e le criticità derivanti da infiltrazioni mafiose nel territorio pontino senza mai ricevere riscontro. È invece assolutamente necessario realizzare pienamente condizioni di piena legalità e controllo del territorio».
Le richieste ai ministri dell’Interno e della Giustizia sulle infiltrazioni criminali in provincia di Latina
L’onorevole Onori chiede ai due ministri «quali iniziative di competenza siano state intraprese con riferimento ai fatti esposti; se il Governo intenda adottare iniziative normative volte ad assicurare tempi congrui di decisione in casi quali quelli di cui in premessa, alla luce della delicata vicenda giudiziaria citata e della gravità dei reati in questione».
Inoltre, chiede «se il Governo intenda intensificare i controlli e i presìdi di sicurezza nella zona pontina al fine di rafforzare e rendere effettivo il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’area».
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