Sismabonus inesistenti a Latina e Roma
L’indagine ha preso il via grazie all’analisi di rischio condotta nell’ambito della “cabina di regia” nazionale per il contrasto alle frodi sui crediti fiscali.
Gli investigatori hanno individuato 9 soggetti coinvolti in una rete criminale che generava e monetizzava illecitamente crediti d’imposta inesistenti.
Il sistema si basava sulla creazione di Sismabonus fittizi. Questi venivano poi ceduti e monetizzati attraverso una serie di passaggi tra soggetti nullatenenti, irreperibili o con precedenti penali.
Le verifiche condotte dai Finanzieri di Latina hanno rivelato infatti che gli interventi edilizi dichiarati per ottenere i crediti non erano mai stati realizzati.
I controlli presso diversi condomìni in provincia di Latina, ma anche a Roma, hanno confermato l’inesistenza dei cantieri e le testimonianze degli amministratori di condominio e dei residenti hanno ulteriormente smascherato la truffa del falsi Sismabonus.
La frode prevedeva il trasferimento dei crediti fittizi a società edili di dubbia operatività, che ne curavano la monetizzazione. Parte dei proventi illeciti è stata tracciata fino in Cina.
Un soggetto residente a Minturno avrebbe trasferito, tra novembre e dicembre 2021, oltre 2,2 milioni di euro su conti bancari cinesi, denaro proveniente dall’incasso di crediti d’imposta inesistenti.
Sequestro da 10 milioni e azioni di contrasto
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Cassino ha disposto il sequestro dei crediti fiscali presso l’Agenzia delle Entrate. La misura colpisce anche eventuali crediti detenuti da soggetti terzi in buona fede.
L’operazione è stata condotta dal Gruppo di Formia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino.
L’operazione rientra nell’azione di contrasto alle frodi della Guardia di Finanza. Un’azione mirata a preservare le risorse pubbliche destinate al sostegno delle famiglie e delle imprese ed è a tutela delle aziende oneste contro la concorrenza leale.
Il recupero delle somme illecitamente sottratte è infatti fondamentale per garantire equità nel mercato e tutelare gli imprenditori onesti. L’indagine prosegue per individuare altri eventuali responsabili del sistema fraudolento.
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