Dopo un errore clamoroso nei lavori di messa in sicurezza di via del Perino, il Comune di Genzano aveva revocato l’annullamento del contratto. Ma ora ha riaffidato l’incarico allo stesso Consorzio.
Il Consorzio in questione era stato esautorato dalla città dell’Infiorata il 28 marzo 2024.
Una scelta che secondo il Comune di Genzano punterebbe alla rapidità e al risparmio nell’esecuzione dei lavori, ma che solleva interrogativi sulla gestione delle opere pubbliche.
Nel frattempo, sono passati 12 mesi senza che alcun lavoro sia stato portata avanti nell’area di via del Perino in cui è deceduto anche un ragazzo di Ariccia.
Inoltre il Comune di Genzano ha perso i fondi pubblici PNRR, come si legge tra le carte comunali: ” il suddetto progetto, non è più attualmente finanziato con fondi afferenti il PNRR come da comunicato del 18 marzo 2024 del Ministero dell’Interno”.
Genzano, il gravissimo errore del Consorzio
La vicenda ha inizio con il progetto approvato nel 2022 per la messa in sicurezza della strada comunale via del Perino. Un’opera almeno inizialmente finanziata dall’Unione Europea tramite fondi PNRR, ma successivamente esclusa da tali finanziamenti.
Nel luglio 2023, l’appalto viene assegnato al Consorzio Artek, ovvero, come loro stessi si definiscono “un team di professionisti esperti nel settore delle opere pubbliche”.
Tuttavia, emergono subito criticità: gli interventi vengono eseguiti su un’area diversa da quella prevista dal progetto, un errore grave che porta il Comune di Genzano a risolvere il contratto per responsabilità dell’appaltatore e della direzione lavori.
La controproposta dei ‘revocati’
A seguito della revoca, il Consorzio Artek non resta a guardare e avanza una controproposta: sistemare sia l’area corretta, prevista dal progetto, sia quella erroneamente coinvolta, senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione.
Una soluzione che promette di accelerare i tempi e ridurre il rischio di lungaggini burocratiche e contenziosi, evitando il blocco totale dei lavori.
Il Comune di Genzano prende in considerazione la proposta e, dopo un’attenta valutazione tecnica, decide di revocare la risoluzione contrattuale, consentendo al Consorzio di proseguire le opere. Con un atto cosiddetto di autotutela datato 12 marzo 2025 ha ritirato la revoca del 28 marzo 2024.
La decisione viene giustificata da molteplici fattori. Innanzitutto la necessità di completare l’opera con urgenza. C’è poi la convenienza economica di mantenere i prezzi dell’appalto già stabiliti nel 2022, evitando i rincari dovuti a una nuova gara.
Inoltre, il nuovo direttore dei lavori, ing. Antonio Petti, conferma che l’area erroneamente interessata dai lavori necessitava comunque di interventi di consolidamento per ragioni geomorfologiche.
Rapidità e efficienza?
Non mancano, però, le perplessità. La scelta di riaffidare i lavori allo stesso Consorzio che ha commesso l’errore solleva dubbi sulla gestione dell’intero iter.
Se da un lato si punta alla rapidità e all’efficienza, dall’altro si rischia di alimentare un clima di scarsa responsabilità negli appalti pubblici. Resta poi il nodo della trasparenza.
Il Comune di Genzano assicura che la decisione è stata presa nel rispetto dei principi di legalità, concorrenza e buon andamento.
Ma la vicenda lascia aperti interrogativi sulla gestione delle infrastrutture e sulla capacità di vigilare sull’esecuzione dei lavori.
Con questa mossa, l’amministrazione punta a una chiusura rapida del cantiere, garantendo una maggiore sicurezza stradale e riducendo il rischio di nuove emergenze.
Il caso di via del Perino sarà senza dubbio un banco di prova per la credibilità della gestione pubblica locale.
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