Il crollo ha ostruito il cunicolo, creando una situazione di potenziale pericolo sia per l’equilibrio idrogeologico dell’area sia per la stabilità della strada carrabile sovrastante.
L’allarme è stato lanciato da cittadini e associazioni locali che, durante un sopralluogo, hanno constatato la gravità della situazione.
L’emissario, lungo 1.650 metri, portava acqua e quindi collegava il bacino del lago di Nemi a Vallericcia, che a sua volta era un altro lago, prima di venir prosciugato in epoca romana.
Frana sull’uscita dell’emissario ad Ariccia: rischi per la sicurezza
Il blocco dell’emissario potrebbe causare pericoli per i molti escursionisti che lo percorrono a piedi, visto che è senza acqua ormai da molto tempo.
Inoltre, il rischio di un ulteriore cedimento potrebbe compromettere la stabilità dell’uscita stessa, con conseguenze dirette sulla sicurezza dei cittadini.
La frana rappresenta una minaccia concreta per il territorio e richiede un intervento immediato per evitare danni maggiori.
Il Comune di Ariccia risponde alla richiesta dei cittadini
Cittadini e associazioni hanno immediatamente segnalato il problema alle autorità, mobilitandosi e sollecitando un intervento urgente. Anche i cittadini di Ariccia si sono attivati, diffondendo l’allarme e chiedendo una risposta tempestiva da parte delle istituzioni.
L’amministrazione comunale di Ariccia ha prontamente risposto alle segnalazioni, assicurando di aver preso in carico la questione.
Le autorità locali hanno annunciato un monitoraggio tecnico dell’area per valutare la gravità del cedimento e pianificare gli interventi necessari.
La priorità è garantire la sicurezza dell’infrastruttura, evitando che il problema si aggravi con il passare del tempo.
Gli esperti sottolineano l’importanza di intervenire tempestivamente per scongiurare il rischio di un collasso strutturale del terreno.
La messa in sicurezza del cunicolo e della strada sovrastante richiede interventi di consolidamento.
Il caso evidenzia, ancora una volta, l’importanza della manutenzione costante delle infrastrutture e del monitoraggio ambientale per prevenire situazioni di emergenza come questa.
L’attenzione ora è rivolta alle misure che verranno adottate e alla rapidità con cui verranno messe in atto.
La speranza è che l’intervento sia efficace e risolutivo, evitando ulteriori rischi per la popolazione e il paesaggio naturale del lago di Nemi.
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