Le bravate dei 3 ragazzi
Tutto è iniziato lo scorso 10 marzo, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Terracina hanno denunciato, in stato di libertà, tre giovani per estorsione continuata e aggravata dall’uso delle armi.
Si tratta di un 21enne del posto e di due minorenni, rispettivamente di 16 e 17 anni, uno residente a Terracina e l’altro a San Felice Circeo.
I due minori dovranno rispondere anche di porto di armi non autorizzato e concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo le prime ricostruzioni, la notte precedente ai fatti i tre giovani, a bordo di un’autovettura, avrebbero inseguito un ragazzo di 19 anni.
Durante l’inseguimento, avrebbero esploso alcuni colpi con una pistola ad aria compressa, pretendendo denaro dalla vittima.
Il motivo dell’aggressione sarebbe legato a una bicicletta che uno dei minori aveva prestato al diciannovenne e che questi non aveva potuto restituire perché rubata da ignoti.
Sequestrati droga e un’arma
Le indagini hanno portato i Carabinieri a effettuare perquisizioni presso le abitazioni dei due minorenni.
Nel corso delle operazioni gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola ad aria compressa con munizioni, circa 15 grammi di hashish suddivisi in dosi e un bilancino di precisione. Trovati anche un passamontagna e due coltelli.
Inoltre, sono stati sequestrati anche i telefoni cellulari dei due giovani.
Video compromettenti
E proprio l’analisi dei dispositivi cellulari ha portato a una scoperta a dir poco agghiacciante.
Innanzitutto, sui telefonini sono stati trovati video che immortalavano i momenti delle minacce nei confronti del 19enne vittima dei soprusi dei tre.
Ma soprattutto sono emerse anche altre immagini di episodi in cui venivano esplosi colpi d’arma da sparo nei confronti di semplici passanti.
Le indagini dovranno ora chiarire i fatti.
Bisogna soprattutto chiarire se l’esplosione dei colpi di arma da sparo verso dei passanti siano legate ad altri episodi estorsivi o se, ipotesi assurda quanto grave, i tre abbiano deciso di sparare contro persone a caso come fosse un ‘gioco’ di tiro a segno, per puro sadico piacere.
Quest’ultima ipotesi, se accertata, aumenterebbe di molto la gravità delle loro colpe.
Su questi ultimi eventi comunque sono attualmente in corso ulteriori indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica e accertare eventuali altre responsabilità.
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