Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha respinto l’ennesimo ricorso presentato dalla società titolare del noto ristorante “Talea” di Torvaianica, situato in viale Francia n.22.
È stata quindi confermata la legittimità dell’ordine di demolizione della maxi veranda affacciata sul mare.
La struttura, di circa 73 metri quadrati, era stata realizzata senza le necessarie autorizzazioni e già oggetto di precedenti sentenze negative.
Il Comune di Pomezia, che aveva disposto la rimozione del dehors già nel 2022, ha ottenuto una nuova conferma in Tribunale sulla regolarità del provvedimento.
La decisione potrebbe non essere ancora quella definitiva. Infatti i ristoratori hanno ancora la possibilità di portare di nuovo la discussione davanti ai Giudici del Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa.
La disputa sulla veranda del ristorante di Torvaianica
La vicenda ha origine nel 2020, quando la società ha installato una pedana con arredi e ombrelloni sulla passeggiata antistante il locale.
Successivamente, nel 2021, la struttura è stata ampliata con l’aggiunta di una pergotenda e di un perimetro fisso, trasformandosi in un dehors coperto.
Il Comune di Pomezia ha rigettato la richiesta di concessione per l’occupazione permanente del suolo pubblico, citando la normativa locale che vieta dehors perimetrati e coperti nella zona.
La società ha contestato la decisione sostenendo che l’occupazione fosse legittima ai sensi della normativa emergenziale adottata durante la pandemia.
Le decisioni dei Tribunali
Dopo una serie di diffide e ordinanze, nel 2023 il TAR ha confermato l’abusività della struttura, decisione poi impugnata dalla società.
Il Tribunale ha ribadito che la richiesta presentata nel 2022 non era una proroga di un’occupazione temporanea, bensì una nuova istanza per un’occupazione permanente. Quindi non poteva rientrare nelle agevolazioni concesse alle attività economiche nel periodo pandemico.
La società ha deciso di ricorrere anche al Consiglio di Stato la cui sentenza, intervenuta nel giugno 2024, ha confermato il rigetto del ricorso, dando ragione al Comune di Pomezia.
Agli ulteriori atti del Comune, la società ha risposto con un nuovo ricorso al TAR, che però ha nuovamente deciso in favore del Comune di Pomezia.
Le motivazioni della sentenza
Secondo il TAR, la società aveva deliberatamente modificato la struttura originale, trasformandola in un dehors fisso con perimetro e copertura, differente da quello inizialmente autorizzato.
La domanda di concessione presentata nel 2022, essendo riferita a un’occupazione permanente, era soggetta alla normativa comunale, che vieta dehors di tale tipologia in quella specifica area. La decisione conferma che l’installazione deve essere rimossa e l’area sgomberata.
Le conseguenze della sentenza
Con questa nuova pronuncia, il Comune di Pomezia ha ora il via libera per procedere con la rimozione della struttura.
La decisione rappresenta un importante precedente per la gestione delle concessioni di suolo pubblico nel territorio. Viene riaffermato il principio secondo cui le normative locali devono essere rispettate anche dalle attività commerciali più consolidate.
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