Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla società Centro Diffusioni Fonografiche (CDF) contro il Comune di Rocca di Papa e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La sentenza conferma lo stop alla richiesta della società di annullare i verbali con cui la Polizia Locale, che ha contestato la mancata rimozione di alcune strutture, secondo quanto previsto da una precedente ordinanza.
La vicenda giudiziaria delle antenne di Monte Cavo
Il contenzioso era iniziato con due verbali di accertamento emessi dal Comune di Rocca di Papa nel 2021, relativi all’inosservanza di ordinanze di demolizione risalenti al 2019.
La società CDF aveva impugnato questi atti sostenendo la violazione di norme di legge e un eccesso di potere amministrativo.
Il Comune di Rocca di Papa non si è costituito in giudizio, mentre il Ministero si è limitato a un atto formale senza entrare nel merito della questione.
Dopo un lungo iter processuale, la sentenza è arrivata con la pronuncia del 20 marzo 2025.
Le motivazioni del Tribunale su Rocca di Papa
Il TAR ha stabilito che il ricorso non poteva essere accolto poiché, secondo la giurisprudenza, i verbali di accertamento impugnati hanno natura meramente ‘endoprocedimentale’, così si usa dire in gergo tecnico, significa che non sono atti definitivi con effetti diretti sulle parti coinvolte.
Il Tribunale ha precisato che eventuali contestazioni giudiziarie potranno essere avanzate solo in un secondo momento, qualora venga adottata una determina di acquisizione gratuita delle opere al patrimonio comunale.
Di conseguenza, la causa è stata dichiarata inammissibile, chiudendo di fatto la strada a questa specifica azione legale.
Le implicazioni della sentenza per Rocca di Papa
Con questa decisione il TAR conferma la validità degli atti amministrativi emessi dal Comune di Rocca di Papa.
La sentenza non incide direttamente sulla rimozione dei tralicci, ma ribadisce che la contestazione dell’inottemperanza alle ordinanze di demolizione non può essere impugnata in questa fase.
Resta aperta la possibilità per la società CDF di agire legalmente solo contro eventuali futuri provvedimenti definitivi di acquisizione delle strutture da parte del Comune di Rocca di Papa.
Da 50 anni le battaglie per Monte Cavo
Monte Cavo, da 50 anni al centro di polemiche per la presenza di numerose antenne, resta oggetto di una battaglia legale e amministrativa tra le aziende private e l’amministrazione di Rocca di Papa.
Il Comune di Rocca di Papa, pur non essendosi costituito in giudizio in questo specifico procedimento, continua a portare avanti la propria politica di regolamentazione delle infrastrutture presenti sul territorio.
La questione dei tralicci rimane quindi aperta, con possibili sviluppi futuri sul piano amministrativo e giudiziario.
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