L’area urbanistica del Comune ha comunicato il suo parere negativo all’impianto:
“In data 19 novembre 2024 è stato effettuato, dal personale di questo Settore, congiuntamente a quello di Polizia Locale, un sopralluogo sul lotto oggetto di intervento, per verificare la conformità edilizia ed urbanistica dei fabbricati presenti. In tale sede, sono state riscontrate difformità su alcuni manufatti”.
Il Comune fa sapere che “saranno adottati provvedimenti sanzionatori consequenziali”. Esclusivamente per gli aspetti di competenza del settore Urbanistica, “vista la difformità di alcuni fabbricati esistenti, rispetto a quanto autorizzato dai titoli edilizi precedentemente acquisiti, non è possibile rilasciare parere positivo alla realizzazione dell’intervento”.
Il Comune sottolinea anche di aver trasmesso in Regione “osservazioni con contestuale richiesta di perfezionamento della documentazione”. Ad oggi, però, “la società proponente non ha provveduto a trasmettere la documentazione richiesta”.
Il futuro allevamento di polli di via Fossignano ad Aprilia
Il cammino per arrivare alla valutazione di impatto ambientale è iniziato nel 2023. Si era interrotto per dare modo alla società di rispondere alle richieste di integrazione che erano state avanzate dai vari enti chiamati a esprimere il proprio parere, tra cui il Comune di Aprilia.
Il progetto prevede di allevare 61.210 capi “a terra” su un’area di 29 mila metri quadrati. Vi troveranno posto sei capannoni, un locale per il deposito di uova, la casa del custode.
Ogni capo arriverà nell’impianto già adulto e vi resterà 14 mesi. Ognuno produrrà 350 uova per tutta la durata del ciclo, poi sarà trasferito per la macellazione.
Per evitare i cattivi odori, “ogni capannone sarà dotato di aerazione naturale e agitatori a bassa velocità”, si legge nella relazione, “che hanno lo scopo di favorire i movimenti di circolazione dell’aria per impedire la destratificazione dell’aria all’interno del capannone”.
La zona di Fossignano ad Aprilia ha già avuto a che fare con la presenza di un allevamento di polli sul suo territorio. L’esperienza con quel pollificio non fu positiva per via delle mosche.
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