Lo scorso 19 febbraio si è sviluppato un incendio che ha riguardato un locale commerciale in via Omero all’interno del consorzio Lido di Tirrenella.
L’incendio ha causato il parziale crollo del tetto e il conseguente collasso sulla pavimentazione di una parte di copertura in materiale cementizio contenente lastre di eternit composto da fibre di amianto.
I carabinieri di Ardea e il personale della Asl, che sono arrivati sul posto per un sopralluogo a seguito di un esposto, hanno poi accertato “la diffusione dei residui del materiale trasportati e rinvenuti anche nelle aree esterne la proprietà”.
Pericolo amianto ad Ardea, bisogna intervenire subito
La situazione che hanno trovato non è stata positiva, perché il personale sanitario ha potuto riscontrare un ambiente compromesso e che necessita un intervento urgente da parte del proprietario del fabbricato andato a fuoco.
Nella relazione della Asl si legge infatti che “i residui del materiale sono stati trasportati anche al di fuori della proprietà e alcuni frammenti sono stati rinvenuti nelle aree esterne.
Si legge nell’ordinanza n. 80 del 25 marzo 2025, che ha imposto ai proprietari l’immediata bonifica e la rimozione dell’amianto:
“Il perdurare di tale situazione comporta l’insorgere di patologie sanitarie oltre al degrado dell’area interessata, con immediato pericolo per la salute della popolazione che vive nelle adiacenze e dell’ambiente interessato”.
Una bonifica che sarà piuttosto costosa, considerando che si tratta di rifiuto speciale pericoloso che deve essere smaltito in siti specializzati.
Attenzione a quelle fibre di amianto
La Asl nella propria relazione ha anche raccomandato, “al fine di prevenire l’eventuale dispersione di fibre di amianto, in via cautelativa l’urgente rimozione dei residui di materiali depositati nelle aree esterne del sito”.
“È consigliabile la periodica bagnatura delle superfici dei materiali lesionati, costituiti anche dal tetto crollato, con modalità a bassa pressione. Un eventuale trattamento del materiale con soluzioni incapsulanti può costituire elemento idoneo al contenimento della dispersione delle fibre”.
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