La Treves Italia è un’azienda che produce componenti per l’industria automobilistica con sede ad Aprilia, sulla Via Pontina al km 47,206. Dai dati dell’ufficio camerale risulta avere ad oggi 105 dipendenti.
Treves Group è una multinazionale, con casa madre in Francia, che nel 2021 ha rilevato la Roi Automotive Technology srl e produce tappetini e cappelliere per auto soprattutto per Stellantis.
La crisi dello stabilimento Treves di Aprilia
Negli ultimi mesi il calo della domanda, derivante principalmente dalla riduzione delle produzioni di modelli come Giulia Stelvio e Tonale nello stabilimento Stellantis di Cassino, hanno portato a una conseguente riduzione degli ordini, incidendo direttamente sulle prospettive occupazionali del sito di Aprilia.
Treves Italia ha da poco chiuso il sito produttivo di Bergamo e spostato le produzioni ad Aprilia. Adesso però anche il sito di Aprilia è in forte difficoltà, sia nella tenuta dei costi che in termini di volumi produttivi.
L’azienda ha per questo richiesto una Cassa integrazione Ordinaria (CIGO) per i dipendenti per la durata di 13 settimane a partire dal prossimo 7 Aprile.
La denuncia del sindacato
A denunciare la crisi del settore e in particolare della Treves di Aprilia è Antonio Parente, Segretario Generale della FILCTEM Cgil di Frosinone Latina.
Dichiara Antonio Parente:
«La crisi che sta colpendo il settore automotive a livello nazionale ed europeo può sembrare un processo distante dalla nostra vita quotidiana, ma in realtà si ripercuote con forza sulle aziende dell’indotto presenti nel Lazio, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro e compromettendo il tessuto industriale.
La provincia di Latina non è esente da tale ripercussione e questo come Organizzazione Sindacale ci preoccupa molto. Tra le aziende più esposte c’è la Treves Italia».
L’esponente sindacale esprime forte apprensione per la possibilità di ridimensionamenti o, nel peggiore dei casi, di una chiusura dello stabilimento, anche a fronte di quanto già accaduto con lo stabilimento di Bergamo. Un’eventuale chiusura del sito produttivo di Aprilia rappresenterebbe un duro colpo per l’economia del territorio.
Necessario un intervento della politica e chiare strategie industriali
La Filctem Cgil sta seguendo con molta attenzione l’evolversi della situazione. Nei prossimi giorni si attiverà coinvolgendo anche la FEMCA cisl e UILTEC uil per richiedere con urgenza un tavolo di confronto con l’azienda per avere garanzie sulla continuità produttiva e la tutela dei lavoratori.
La crisi della Treves Italia ad Aprilia si inserisce in un quadro più ampio di difficoltà che sta colpendo tutto il settore dell’indotto automotive con forti impatti anche su altre realtà produttive nel Lazio, sollevando interrogativi sulla tenuta dell’intero comparto.
Sono necessarie chiare strategie industriali, sostiene il sindacato, e un vero interessamento da parte della politica in grado di accompagnare la transizione del settore senza disperdere competenze e posti di lavoro.
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere il destino dello stabilimento di Aprilia e il sindacato ha annunciato che non farà sconti a nessuno e si batterà nel tentativo di garantire un futuro sostenibile per tutti i suoi lavoratori.
La solidarietà di Sinistra Italiana Aprilia ai lavoratori della Treves
Ai lavoratori e alle lavoratrici della Treves di Aprilia è arrivata anche la solidarietà di Sinistra Italiana Aprilia, che ha dichiarato il suo pieno sostegno alla battaglia della FILCTEM CGIL di Frosinone-Latina condividendone le forti preoccupazioni.
Il segretario di Sinistra Italiana Aprilia, Davide Casari, ha dichiarato in conferenza stampa che «la politica deve assumersi la responsabilità di accompagnare queste dinamiche, in specifico la transizione del settore automotive evitando che il cambiamento industriale si traduca in una desertificazione produttiva.
È inaccettabile che le destre, sia a livello regionale che locale, non abbiano mai elaborato una strategia per l’implementazione di un tessuto industriale innovativo, già presente nella nostra città. È fondamentale aprire un confronto con le organizzazioni sindacali e adottare misure concrete per prevenire crisi come questa anche in altri settori. La politica ha il dovere morale di garantire il benessere e la crescita economica della città».
La crisi internazionale con i dazi USA
Intanto Donald Trump ha colpito duro le auto straniere importate negli Stati Uniti imponendo una tassa del 25% “permanente” a partire dal 2 aprile.
Per il tycoon la mossa servirà a stimolare la produzione nazionale, ma i mercati hanno reagito molto male alla notizia: Wall Street ha chiuso in rosso ancora prima dell’annuncio ufficiale e la maggior parte delle azioni delle case automobilistiche hanno lasciato sul terreno circa il 2-3%, da General Motors a Stellantis.
La misura del presidente americano potrebbe anche innescare ulteriori scontri commerciali con l’Unione europea, in particolare Paesi come Germania e Italia, ma anche Giappone e la Corea del Sud. Quasi la metà di tutti i veicoli venduti negli Stati Uniti, infatti, sono importati come è d’importazione quasi il 60% delle parti dei veicoli assemblati negli Usa.
Sembrano notizie distanti dal nostro territorio, ma sono proprio questi movimenti macroeconomici a finire per impattare pesantemente sulle economie locali, come nel caso dello stabilimento Treves di Aprilia.
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