Parte, con la demolizione e ricostruzione dell’ex Icos, il progetto Pinqua denominato “A gonfie vele, in direzione ostinata e contraria”.
Latina, giù il palazzo, al suo posto alloggi, servizi e spazi pubblici
La giunta del sindaco Matilde Celentano ha approvato con propria deliberazione la linea tecnica per abbattere il fabbricato a ridosso della 148 Pontina, nell’ambito del progetto Pinqua per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica e la riqualificazione di spazi da destinare a servizi pubblici e di pubblica utilità.
Bisogna però fare in fretta, perché il termine per la realizzazione delle opere è fissato al 31 marzo 2026, pena la revoca del finanziamento.
Prprio ad ottobre scorso il consigliere regionale Salvatore La Penna aveva presentato una interrogazione in cui si chiedevano lumi sui tempi di realizzazione delle opere finanziate dal PNRR a Latina.
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Per Latina un ‘momento storico’
Il palazzo era stato acquistato nel 2003 dall’allora amministrazione Zaccheo per tre milioni di euro, se ne spesero altri due per metterlo in sicurezza. L’idea era quella di trasferirci la Guardia di Finanza: non se ne fece mai nulla.
Ha affermato il sindaco Matilde Celentano:
“L’intervento sull’ex Icos concorrerà alla riqualificazione di un’area degradata, prestando particolare attenzione alla sostenibilità e attivando una serie di servizi utili agli abitanti della zona”.
“La demolizione del fabbricato, rimasto abbandonato da anni, sarà un momento storico per l’intera città, che potrà così finalmente toccare con mano un intervento di rigenerazione urbana di portata nazionale, visto l’importo finanziato allo scopo tra i più alti di Italia”.
Ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Annalisa Muzio:
“Con la demolizione dell’ex Icos, di proprietà comunale e rientrante nell’accordo sottoscritto con l’Ater (soggetto attuatore del Pinqua), si dà il via al primo stralcio del progetto ‘A gonfie vele’, finanziato con i fondi del Pnrr”.
“Abbiamo superato in questo modo le criticità riscontrate dalla direzione generale del Ministero delle infrastrutture ad ottobre del 2024, relativamente ai target previsti dal Piano di ripresa e resilienza per quanto riguarda il programma Pinqua nel suo complesso”.
A seguito di una lunga interlocuzione con il Ministero e con l’Ater, infatti, si è convenuti di procedere a stralci.
La demolizione del palazzo
La demolizione prenderà circa un mese e mezzo. Nel frattempo l’impresa aggiudicatrice completerà il progetto esecutivo anche del secondo stralcio.
La deadline per il primo stralcio è il 31 marzo 2026. Durante i tempi di realizzazione del primo stralcio, si cercheranno altri fondi per completare gli interventi. Il secondo stralcio infatti può essere realizzato a stati di avanzamento successivo e non necessariamente con unico finanziamento.
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