Durante una recente seduta del Consiglio Comunale, il tema ha suscitato forti prese di posizione, con particolare attenzione agli aspetti burocratici e tecnici che potrebbero portare all’annullamento dell’autorizzazione unica rilasciata da Città Metropolitana.
L’opposizione chiede chiarezza sul fotovoltaico di Pomezia
Il Partito Democratico ha sollevato la questione con un’interrogazione volta a chiarire lo stato dell’iter amministrativo.
Già nel settembre dello scorso anno il Consiglio Comunale di Pomezia aveva approvato all’unanimità una mozione contro la costruzione dell’impianto, sottolineando possibili criticità nell’istruttoria comunale.
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L’opposizione ha chiesto aggiornamenti sugli interventi amministrativi e ha ribadito la necessità di verificare il coinvolgimento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per il rischio gas radon.
Il Comune di Pomezia: “Non possiamo permettere nuove deturpazioni”
L’Assessore all’Urbanistica di Pomezia Roberto Mambelli ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione nel bloccare il progetto, sottolineando le difficoltà legali legate alla normativa vigente.
L’area individuata per l’impianto, secondo il Comune, ha già subito un forte impatto ambientale e l’espansione del fotovoltaico su terreni agricoli è vista come un’ulteriore minaccia al territorio.
Il dibattito ha messo in luce alcune discrepanze amministrative. Secondo quanto emerso, la data di inizio lavori dell’impianto sarebbe stata modificata autonomamente, estendendo il termine da uno a tre anni senza apparente motivazione ufficiale.
Questo potrebbe costituire un punto critico su cui il Comune di Pomezia intende fare leva per rivedere l’intero procedimento autorizzativo.
Possibili azioni legali in vista: Pomezia contro Città Metropolitana
Uno degli aspetti più discussi riguarda il parere della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco sulla pericolosità dell’area. Mentre alcuni documenti attestano che la zona non è stata percorsa dal fuoco, altri rapporti sembrano dimostrare il contrario.
In particolare, vi sarebbero almeno due rapporti di intervento dei Vigili del Fuoco per incendi di vegetazione (sterpaglia) avvenuti in data 14/08/2020 presso Via dei Papaveri e in data 10/07/2023 presso Via Mar Libico, strade vicine ai terreni interessati dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Alla luce di queste incongruenze, il Comune di Pomezia sta valutando possibili azioni per impugnare l’autorizzazione concessa da Città Metropolitana.
Secondo il professor Michetti, consulente dell’amministrazione, il procedimento potrebbe essere contestato anche con un’azione legale di tipo ordinario, oltre che amministrativo.
Verso un nuovo regolamento per il territorio
Gli impianti fotovoltaici sono certamente un valore aggiunto come alternativa all’uso delle fonti fossili per la produzione di energia. MA avendo questi impianti un forte impatto sul territorio, la loro collocazione va pensata sicuramente di concerto con le autorità locali.
Il Consiglio Comunale di Pomezia ha inoltre discusso la necessità di regolamentare in maniera più stringente le aree destinate agli impianti fotovoltaici.
L’obiettivo è creare una mappa chiara delle zone idonee e non idonee, evitando l’ulteriore copertura di terreni agricoli e tutelando il paesaggio locale.
L’amministrazione pometina si dice determinata a proteggere il territorio e a garantire uno sviluppo sostenibile, valutando tutte le strade percorribili per fermare il progetto.
Il destino dell’impianto “Pomezia 8.72” resta ancora incerto. La battaglia politica e amministrativa sembra essere solo all’inizio.
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