La seconda edizione del report BEST del Lazio, pubblicato dall’Istat e relativo all’anno 2024, mostra come il Lazio presenti un quadro di benessere con significative disparità territoriali.
Il Lazio nel suo complesso mostra livelli di benessere inferiori rispetto alle altre regioni del Nord e del Centro. La città metropolitana di Roma però si distingue per una concentrazione di indicatori nelle classi medio-alta e alta.
Non si può dire lo stesso per gli indicatori del benessere nella provincia di Latina. È dalla provincia pontina in fatti che emerge il dato più allarmante dall’analisi provinciale.
Il caso Latina nel rapporto Istat sul benessere
Latina si posiziona come la provincia con la più bassa percentuale di indicatori nelle fasce di benessere elevato (solo il 15,7%).
Al contrario, ben il 46,9% degli indicatori di Latina si colloca nelle due classi inferiori, una frequenza quasi doppia rispetto a Roma e nettamente superiore alla media del Centro (+17,9 punti percentuali).
A livello generale, il report Istat evidenzia come solo il 30% degli indicatori delle province laziali si collochi nelle due classi di benessere più alte, un dato inferiore al 45,6% del Centro e al 41,8% nazionale.
Parallelamente, la frequenza di posizionamenti nelle classi più basse (38,2%) supera la media nazionale (35,6%) e quella del Centro (29,0%).
Nel confronto con il Mezzogiorno, il Lazio mostra una situazione più favorevole, ad eccezione di Abruzzo e Sardegna che presentano profili di benessere migliori o simili.
La città metropolitana di Roma spicca per quasi la metà dei suoi indicatori (46,9%) attestati nelle classi di benessere alta e medio-alta, con un vantaggio di quasi 17 punti percentuali sulla media regionale.
Benessere nel Lazio: punti di forza e debolezze
Latina, nonostante il quadro generale, eccelle nel dominio della sicurezza, con un terzo degli indicatori nella classe alta e un ulteriore 23,3% in quella medio-alta.
In generale, il Lazio registra un tasso di omicidi volontari inferiore alla media nazionale e una minore mortalità stradale in ambito extraurbano.
Anche il dominio “lavoro e conciliazione dei tempi di vita” presenta una situazione positiva, con un buon posizionamento degli indicatori nelle classi alte e medio-alte.
Tuttavia, criticità emergono nei domini “paesaggio e patrimonio culturale” e “innovazione, ricerca e creatività”, dove si registra la maggiore concentrazione di indicatori nelle classi basse e medio-basse (rispettivamente 86,7% e 80%).
Reddito e disuguaglianze
Per quanto riguarda il reddito disponibile equivalente, il Lazio si attesta su livelli inferiori rispetto alla media italiana e del Centro. Roma presenta il reddito medio più elevato ma anche la maggiore disuguaglianza nella sua distribuzione.
Frosinone, al contrario, mostra il reddito mediano più basso ma una dispersione più contenuta.
Il Lazio si conferma una regione ricca di offerta culturale, con un numero elevato di musei e un primato nazionale per afflusso di visitatori. Tuttavia, sul fronte dei servizi digitali offerti dai comuni alle famiglie, la regione si posiziona al di sotto della media nazionale sia per la percentuale di comuni che offrono almeno un servizio online, sia per il numero di servizi disponibili.
Il report Istat delinea dunque un Lazio a macchia di leopardo, con una Capitale che traina il benessere regionale, ma con significative aree di criticità, in particolare nella provincia di Latina, che necessitano di attenzione e interventi mirati per ridurre il divario con il resto della regione e del Paese.
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