Fino alle ore 22 della serata di giovedì 3 aprile, diverse zone di Latina erano ancora senz’acqua.
In un’ampia zona del quartiere Nuova Latina (ex Q4), l’utenza idrica non è stata ripristina addirittura fino alle prime ore del mattino seguente.
Anche numerose palazzine del quartiere Nascosa (ex Q5) sono rimaste oltre trenta ore senza acqua.
L’inizio dell’interruzione dell’acqua e gli annunci
Mercoledì 2 aprile, alle 14:00, la società Acqualatina aveva sospeso il servizio idrico, previa notifica nei giorni precedenti. L’acqua non scorreva più nelle case dei cittadini che, tornati dal lavoro, non avevano potuto lavarsi né svolgere gran parte delle quotidiane attività domestiche.
“Dovete attendere che il flusso si normalizzi. Accadrà in nottata” è stato il feedback che più di qualcuno ha ricevuto al telefono dalla società Acqualatina.
Intanto era stata confermata la presenza di una Autobotte in Largo Cavalli per il rifornimento, effettivamente disponibile.
I disagi negli Istituti scolastici di Latina senza acqua
Nella mattinata di giovedì 3 aprile è arrivata la sorpresa: nonostante le promesse, Latina era ancora senz’acqua.
Numerosi studenti avevano raggiunto la città dai paesi limitrofi con la convinzione che l’utenza idrica fosse stata ripristinata e, con essa, il regolare svolgimento delle lezioni.
Intorno alle ore 9,30, il Comune di Latina ha emesso una nuova ordinanza che stabiliva la chiusura di tutti le scuole di ordine e grado insieme agli asili situati sul territorio comunale di Latina, ad esclusione di Borgo Sabotino, Latina Scalo, Borgo Montello, Borgo Santa Maria, Borgo Bainsizza, Borgo Podgora, Borgo Carso e Borgo Le Ferriere.
Peccato che la giornata di uno studente medio, pendolare o meno che sia, a quell’ora fosse più che cominciata!
Per non parlare di quella di un genitore che accompagna un figlio a scuola, contando sul fatto che ci rimarrà fino al termine delle lezioni e se lo vede invece ‘restituire’.
Per le famiglie con studenti un vero e proprio caos!
Non meno problemi sul fronte del lavoro, con le attività economiche in gravissima difficoltà per il non preannunciato prolungamento della mancanza d’acqua.
Goccia a goccia, viene meno anche la pazienza dei cittadini
Da testimonianze rintracciate sulle pagine Facebook, nella sera di giovedì sono state ben più un paio le zone della città senz’acqua o in cui, pur essendo tornata, fuoriusciva dal rubinetto solo con flusso minimo.
Segnalazioni giunte da via Epitaffio, zona Stadio, Strada della Rosa, zona Piccarello.
I cittadini, sospesi tra disagi e incertezze, si chiedono quanto ancora frequenti saranno le interruzioni (ormai una ogni quindici giorni) e i disagi conseguenti.
L’attesa è stata snervante, soprattutto per chi, dopo due giorni senz’acqua, aveva finito anche le scorte, inizialmente messe da parte solo per poche ore, in base proprio alle indicazioni di Acqualatina. A mancare è stata, infatti, una comunicazione ufficiale circa il prolungamento dell’interruzione idrica in diverse zone del Comune di Latina. Dopo oltre venti minuti di attesa telefonica con il centralino di Acqualatina, una volta presa la linea, non si riusciva comunque ad avere un orario certo circa il ripristino dell’utenza che, in alcuni condomini del quartiere Q4 è avvenuto solo alle 5:00 di stamattina, 4 aprile, dopo oltre 40 ore. Qualcun altro ha aspettato sino alle 9:30.
La gestione dell’emergenza ha lasciato molti interrogativi. Le famiglie più in difficoltà sono state quelle con persone anziane o bambini piccoli.
Stando ai dati diffusi dall’ISTAT nel 2022, a Latina quasi il 70% del flusso idrico si disperde. È la seconda provincia italiana con il tasso maggiore di dispersione idrica dopo Chieti.
Tra disservizi e dispersione, c’è almeno da aspettarsi uno sconto in bolletta?
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