In una proposta di decreto infatti la Regione Lazio intende affidare la gestione dell’area verde sita sul territorio di Cisterna all’Ente Parco dei Castelli Romani.
La Giunta comunale di Cisterna ribadisce invece la volontà dell’Amministrazione di assumere il ruolo di ente gestore del bosco “Il Filetto”, come già dichiarato in sede di candidatura dell’area a Monumento Naturale.
Il bosco “Il Filetto” a Cisterna di Latina
Il bosco de “Il Filetto”, il polmone verde di Cisterna, a luglio dello scorso anno ha celebrato 30 anni. Il Comune di Cisterna di Latina, con l’allora Sindaco Tonino Del Giovine, lo acquisì infatti a patrimonio comunale il 12 luglio 1994.
L’area denominata “Il Filetto”, un tempo all’interno della più vasta “Macchia di San Biagio”, si estende su circa 45 ettari ed è accessibile da via dei Monti Lepini e da via Tivera.
È un’oasi di biodiversità che racchiude una grande ricchezza di alberi esemplari e reperti archeologici. L’area boscata è anche provvista di giochi per i più piccoli e di attrezzature sportive per i più grandi.
La Giunta del Sindaco Valentino Mantini ha avviato lo scorso anno le procedure per candidare il parco de “Il Filetto” a Monumento Naturale, come previsto dall’art. 6 della Legge Regionale n. 29/1997.
Il Filetto è di proprietà del Comune di Cisterna
Il Comune di Cisterna è proprietario del bosco “Il Filetto”, candidato a Monumento Naturale, la cui gestione ora la Regione Lazio vorrebbe affidare ad un ente esterno. Una decisione che Cisterna non accetta.
Il Sindaco Valentino Mantini e la consigliera comunale Mascia Cicchitti hanno a questo proposito dichiarato:
«Il Comune di Cisterna è proprietario del bene che ha acquisito totalmente da privati il 12 luglio 1994 affinché fosse fruito dalla comunità come parco pubblico. Con una nostra deliberazione di Giunta, il 14 novembre 2023 abbiamo stabilito di candidare il parco de “Il Filetto” a Monumento naturale. Il 22 marzo 2024 sono state avviate le procedure dal Dirigente del Settore 3 per questo riconoscimento.
Ora vediamo dalla proposta di atto amministrativo a firma del Presidente Rocca su proposta dell’Assessore al bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste Righini, che la Regione vuole affidarlo non al Comune che è proprietario del polmone verde, ma ad un ente esterno».
“Cisterna ha figure professionali perfettamente in grado di gestire il suo parco”
Cisterna rivendica figure professionali in grado di gestire il parco. Non dimentichiamo che il Giardino di Ninfa sorge sul territorio di Cisterna.
Così affermano il Sindaco Valentino Mantini e la consigliera comunale Mascia Cicchitti:
«La struttura amministrativa del Comune di Cisterna è dotata di idonee figure professionali come architetti, ingegneri, ingegneri ambientali e tecnici agronomici. Nella gestione del Monumento naturale ai fini della tutela paesaggistica e naturalistica del bene, si avvarrà della consulenza tecnico scientifica, con particolare riguardo agli aspetti vegetazionali e faunistici, della Fondazione Roffredo Caetani, che già gestisce il Monumento naturale “Giardino di Ninfa”, con cui il Comune ha in atto un protocollo d’intesa.
Speriamo che la Regione Lazio torni sui suoi passi, visto anche il parere che dovrà essere acquisito dalla competente commissione consiliare permanente di cui fanno parte due esponenti della nostra Provincia, Sambucci e La Penna, che ben conoscono l’entità del bosco Il Filetto e la capacità del nostro Comune affinché questo polmone verde venga affidato al naturale proprietario, ovvero il Comune di Cisterna».
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