Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha respinto il ricorso presentato dallo Stabilimento Miami, confermando la validità dell’ordinanza di sgombero dell’area demaniale marittima di 6.000 metri quadri.
Il provvedimento, emanato dal Comune di Pomezia e successivamente confermato dai giudici di primo grado, impone alla società di rilasciare l’area e di riconsegnarla allo Stato entro 30 giorni.
Il termine ultimo per l’esecuzione del provvedimento è stato fissato al 5 maggio, segnando la fine di una lunga disputa amministrativa che ha visto contrapporsi interessi privati e tutela del bene pubblico.
Ovviamente, la società ha facoltà di presentare ricorso di secondo grado contro tale sentenza al Consiglio di Stato.
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Il contenzioso ha avuto origine con la notifica del ricorso il 29 settembre 2022, quando lo stabilimento Miami ha contestato l’ordinanza di rilascio dell’area.
La società ha messo in discussione la legittimità dell’atto, sostenendo che la normativa emergenziale, invocata per giustificare il provvedimento, non fosse applicabile al caso specifico.
Inoltre, sono stati sollevati dubbi in merito alla corretta delimitazione dei beni oggetto di sgombero e all’eccesso di potere amministrativo.
Tuttavia, il Tribunale ha evidenziato come l’ordinanza derivasse da una decadenza già accertata della concessione demaniale, confermata da sentenze precedenti del TAR Lazio e del Consiglio di Stato.
Secondo il TAR le contestazioni sulla mancata applicazione delle norme emergenziali e sulla delimitazione dei confini si sono dimostrate infondate, ponendo fine a una battaglia legale che ha visto il richiamo anche a giudizi e principi consolidati.
Gli aspetti tecnici del contenzioso di Torvaianica
La vicenda si è articolata su molteplici livelli, tra cui l’interpretazione degli strumenti normativi.
La società ricorrente aveva sostenuto l’inapplicabilità dell’art. 182 del Decreto Rilancio e dell’art. 103 del Decreto 18/2020, strumenti pensati per fronteggiare l’emergenza sanitaria, ma che nel caso in esame non potevano essere invocati per giustificare il mancato rispetto degli obblighi contrattuali relativi alla concessione.
Inoltre, il ricorso contestava la corretta individuazione dell’area demaniale, sollevando la questione della presenza di eventuali porzioni private all’interno del litorale.
L’Agenzia del Demanio ha, invece, depositato documentazione attestante la legittima appartenenza dell’intera area al demanio marittimo, ribadendo quanto già deciso in precedenti pronunce.
Il Tribunale ha infine respinto anche l’istanza di rinvio della trattazione, sottolineando l’urgenza e la necessità di definire definitivamente la situazione giuridica.
Implicazioni per il territorio e la comunità
La decisione assume una rilevanza fondamentale per l’assetto urbanistico e ambientale della zona.
Torvaianica, rinomata meta turistica, vede in questa sentenza un chiaro segnale della volontà dell’amministrazione di preservare l’uso pubblico del litorale.
Il recupero dell’area demaniale, occupata in maniera irregolare, rappresenta un passo importante per garantire la tutela del patrimonio costiero e favorire una gestione che metta al centro l’interesse collettivo.
La conferma del provvedimento, che impone lo sgombero entro il 5 maggio, segna una svolta in una vicenda che ha coinvolto non solo l’operatore economico, ma anche numerosi soggetti legati al turismo e alla valorizzazione del territorio.
La decisione del TAR del Lazio risponde, dunque, a una necessità di ordine e trasparenza nella gestione degli spazi demaniali, ribadendo il principio della prevalenza del bene pubblico sugli interessi privati.
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