Un’opera intensa, potente, che attraverso un linguaggio sobrio e visivamente raffinato racconta una delle più gravi tragedie del Mediterraneo, restituendole umanità e dignità.
Il film è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura come opera d’essai e si propone non solo come testimonianza artistica ma anche come strumento di riflessione collettiva.
Il regista sarà presente in sala.
A Roma il film-capolavoro sul naufragio che ha segnato una generazione
Il 3 ottobre 2013, al largo delle coste di Lampedusa, una barca con oltre 500 persone a bordo si inabissava nelle acque del Mediterraneo. Quel giorno, 368 migranti persero la vita, segnando una ferita profonda nella coscienza europea. Non fu solo una tragedia umanitaria, ma anche un momento di svolta nel dibattito politico e sociale sull’immigrazione.
L’Ultima Isola non si limita a documentare i fatti, ma li rilegge attraverso gli occhi di chi, quella notte, decise di agire. Un gruppo di otto amici, titolari di piccole attività sull’isola, si trasformò improvvisamente da testimone a protagonista di un salvataggio disperato.
Una notte qualunque, un gesto straordinario
La storia prende vita in una serata come tante, durante la quale gli otto amici decidono di trascorrere la notte a bordo di una piccola imbarcazione, attraccata nei pressi della zona della Tabaccara, celebre per le sue acque limpide e tranquille.
All’alba, il brusio del mare viene interrotto da grida disperate: centinaia di persone stanno affondando poco distante. Senza esitazione, il gruppo accende i motori e si dirige verso l’epicentro del disastro. In una situazione estrema, a bordo di una barca lunga appena nove metri, riescono a salvare 47 vite. Un gesto semplice, umano, ma straordinario nella sua forza morale.
L’opera che dà voce al silenzio sbarca a Roma
Il film di Davide Lomma non indulge nel patetismo né nella spettacolarizzazione. Con uno stile asciutto e diretto, restituisce il senso di impotenza e di coraggio che convive in ogni istante di emergenza. La fotografia, curata nei dettagli, alterna la serenità del paesaggio marino al dramma degli eventi, creando un contrasto che colpisce e coinvolge lo spettatore.
L’opera si distingue per la capacità di porre lo spettatore davanti a una scelta morale: restare indifferenti o intervenire. E celebra coloro che, in quella notte di ottobre, hanno scelto la seconda strada.
Roma accoglie un invito alla riflessione
L’appuntamento al Cinema Delle Provincie rappresenta più di una semplice proiezione: è un’occasione per fare memoria, per interrogarsi sulle responsabilità collettive, per comprendere meglio il valore della solidarietà.
In un’epoca segnata da indifferenza e sovraesposizione mediatica, L’Ultima Isola richiama l’attenzione su un valore fondamentale: l’umanità.
La proiezione si rivolge a tutti coloro che credono nel potere del cinema come strumento di verità e cambiamento. Una testimonianza che, attraverso l’arte, ridà voce a chi rischia di essere dimenticato. E che trasforma un dramma in un messaggio di speranza.
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