La città aeroportuale introduce un importante meccanismo di partecipazione diretta che offre ai cittadini e ai rappresentanti locali l’opportunità di intervenire direttamente sulle decisioni più rilevanti per lo sviluppo della città.
Il nuovo statuto, recentemente pubblicato, prevede la possibilità di indire referendum consultivi e abrogativi per le scelte dell’amministrazione locale, strumento di democrazia diretta che contribuisce a rendere più trasparente e partecipativa la vita politica cittadina.
Nel dettaglio, il referendum può essere avviato se promosso da almeno 3mila cittadini o da 13 consiglieri comunali, offrendo così una doppia via per avviare consultazioni su tematiche di interesse generale, da decidere nel mese di giugno, in coerenza con la programmazione dell’ente.
Il meccanismo del referendum di Ciampino
La novità più significativa riguarda l’articolazione precisa del referendum all’interno dello statuto comunale.
Secondo le nuove disposizioni, ogni elettore può esprimersi sul quesito proposto, che deve essere presentato in termini chiari e semplici.
I promotori hanno l’obbligo di depositare il quesito alla segreteria del Comune, che ne verifica l’ammissibilità entro 90 giorni.
Successivamente, in un arco di 60 giorni, viene effettuata la raccolta delle firme, requisito essenziale per confermare la volontà collettiva dei cittadini.
Il processo prevede una consultazione in un’unica giornata festiva, con apertura ininterrotta dei seggi per dieci ore e spoglio immediatamente successivo alla chiusura.
Qualora il referendum ottenga la maggioranza dei voti, il Consiglio Comunale o la Giunta sono tenuti ad adottare, entro 60 giorni, tutte le misure necessarie a realizzare il risultato espresso, rafforzando la responsabilità dell’ente verso le scelte collettive.
Addio al difensore civico comunale
La revisione dello statuto comunale segna una netta svolta nel panorama istituzionale di Ciampino, anche con l’abrogazione integrale del Difensore Civico.
Tutti gli articoli inerenti alla nomina, ai requisiti, alle funzioni, alla sede, all’indennità e alla relazione annuale – dall’art. 21 al 26 – sono stati formalmente abrogati.
Questa scelta, documentata con l’atto del Consiglio Comunale di Ciampino del 26 marzo 2025, elimina un istituto che in passato era concepito per tutelare ulteriormente i cittadini nelle fasi di interazione con l’Amministrazione comunale.
La decisione sembra orientarsi verso la semplificazione procedurale e la razionalizzazione delle funzioni amministrative, pur mantenendo saldi gli strumenti di trasparenza e partecipazione.
In un contesto in cui il diritto di accesso e di informazione rimane centrale, l’abrogazione del Difensore Civico chiude un capitolo della storia istituzionale del Comune, aprendo la strada a nuove modalità di gestione e controllo delle attività amministrative che coinvolgono direttamente i cittadini.
Autonomia e diritti locali: la dimensione partecipativa
Lo statuto rafforza il ruolo di Ciampino come Ente Locale Autonomo, cui affidare importanti funzioni nell’organizzazione dei servizi pubblici e nella gestione delle risorse economiche locali.
La maggiore autonomia nell’assunzione di decisioni per la tutela degli interessi collettivi si integra con una politica di partecipazione attiva.
Il Comune non solo incentiva la formazione di organismi associativi e consultazioni tematiche, ma favorisce anche la partecipazione dei cittadini alla definizione dei progetti e degli indirizzi amministrativi.
Questo modello partecipativo mira a rendere la gestione urbana più vicina alle reali esigenze della comunità, permettendo ai cittadini di costituirsi in comitati e di presentare petizioni e proposte volte a migliorare la qualità dei servizi offerti.
Le nuove norme, pur evitando dettagli tecnici e burocratici, evidenziano un solido impegno per il principio di sussidiarietà e per la valorizzazione della partecipazione popolare.
Novità in ambito ambientale, sociale ed economico
Il recente aggiornamento dello statuto non si limita al solo referendum, ma introduce importanti linee guida anche in altri ambiti strategici della vita cittadina.
In tema ambientale, il Comune di Ciampino orienta le proprie politiche verso la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile, promuovendo iniziative per la riduzione dell’inquinamento e la tutela del clima, in collaborazione con le istituzioni a livello metropolitano, regionale e nazionale.
Al contempo, il modello di gestione si espande per coprire la tutela della salute, con un forte accento sulla prevenzione e sull’ottimizzazione dei servizi sanitari locali.
Sul fronte sociale, vengono rafforzate le attività di welfare cittadino, rivolte a garantire l’accesso alle infrastrutture e ai servizi per tutte le fasce della popolazione, con particolare attenzione a persone anziane e disabili.
Inoltre, il Comune di Ciampino sostiene lo sviluppo economico locale, incentivando l’imprenditoria giovanile e valorizzando il patrimonio culturale, storico e archeologico della città, elementi fondamentali per la crescita e l’integrazione della comunità.
Uno sguardo al futuro della città
Con l’introduzione del referendum, Ciampino si pone come esempio di innovazione democratica e di rinnovato impegno verso la partecipazione dei cittadini nelle decisioni fondamentali.
L’azione comunale si arricchisce di strumenti che garantiscono trasparenza e responsabilità, rendendo ogni scelta il risultato di un confronto diretto e sincero tra amministrazione e cittadini.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di riforme e innovazioni che mirano a potenziare l’autonomia dell’Ente, a rafforzare la tutela ambientale e a promuovere la crescita socio-economica, affermando la città come laboratorio di buone pratiche amministrative e democratiche.
Con queste novità, Ciampino guarda con fiducia al futuro, invitando i cittadini a partecipare attivamente alla costruzione di un’Italia più inclusiva e responsabile.
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