La “Galleria della Memoria” del Liceo Meucci di Aprilia racconta la storia di Aprilia con una collezione inedita di dipinti, sculture, disegni, fotografie e progetti architettonici.
La mostra sarà aperta fino a mercoledì 16 aprile con il seguente in orario: il mercoledì, il sabato e la domenica dalle 16:30 alle 19:00.
A chiusura della mostra, mercoledì 16 aprile, alle ore 17:00-18:00, il prof. Giovanni Raponi interverrà sul tema: “Aprilia, una città commissariata”.
Con il Patrocinio del Comune di Aprilia, la mostra “Galleria della Memoria” esce dalle mura del Liceo Meucci per aprirsi alla cittadinanza in occasione dell’89° Anniversario della Fondazione della città.
L’inaugurazione è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 9 aprile alla presenza del commissario straordinario Paolo D’Attilio. Il commissario ha complimentato in particolare il lavoro degli studenti e si è detto felice di aver partecipato all’evento, “il più bello in questi 10 mesi alla guida del Comune di Aprilia”.
La “Galleria della Memoria” del Liceo Meucci di Aprilia: un libro di storia illustrato
La collezione di opere in mostra presso la Sala Manzù della Biblioteca Civica di Aprilia proviene dalla pinacoteca interna del Liceo Meucci, per la prima volta resa accessibile al pubblico.
La galleria d’arte è nata nei locali del liceo apriliano nel 2020, durante la pandemia. È la prima volta che esce dal liceo.
Nasce da un progetto sulla necessità di recuperare la memoria storica della città che ha coinvolto diversi attori del territorio. È il frutto della sinergia tra la scuola, gli artisti e la città stessa.
Attraverso testi scritti in prima persona dagli alunni del liceo e opere d’arte donate all’istituto, la galleria racconta la storia di uomini, donne e miti che fanno parte della storia di Aprilia.
La “Galleria della Memoria” è un grande libro di storia illustrato.
Chi la visiterà vi ritroverà personaggi protagonisti della memoria storica di tanti apriliani, come il patron della Simmenthal Pietro Sada, il farmacista Pietro Nencini, la storica “maestra Buda” Maria Loreta Renzetti, la poetessa Anna Maria Amori e la statua del “nostro” San Michele Arcangelo. E ancora Menotti Garibaldi, Anita Garibaldi, Giacomo Manzù, Angelita di Anzio, Santa Maria Goretti, Sibilla Aleramo.
Tra le opere, anche figure e personaggi mitologici legati al territorio: il fauno, la ninfa, la Mater Matuta.
Non mancano personaggi legati al periodo drammatico della guerra, che ha visto la città di Aprilia semidistrutta. Ecco allora un ritratto di Anna Ridolfi, la ragazza che ha lasciato un commovente diario delle sue esperienze di giovane donna sotto i bombardamenti. A ricordare le vittime della guerra c’è anche un acquerello che raffigura le sorelle Verderame, vittime delle mine rimaste sul terreno a guerra conclusa.
Sarà possibile anche vedere i progetti dell’architetto Roberto Nardinocchi per la realizzazione dell’attuale Piazza Roma.
Una galleria accessibile anche a persone cieche e ipovedenti
Ricercatori, curatori, e allestitori della mostra sono gli studenti del Liceo Meucci.
Sebbene il Liceo Meucci stia lavorando alla Galleria della Memoria da qualche anno, al progetto di quest’anno, sfociato nella mostra alla biblioteca comunale, hanno lavorato in particolare gli studenti della classe 4R del liceo classico.
Sono loro ad aver curato l’allestimento e ad aver corredato ogni opera di una parte didascalica. La parte didascalica si compone di una sezione dedicata all’autore dell’opera e di una in cui viene presentato il personaggio che l’opera raffigura.
Gli studenti si sono immedesimati nei personaggi raffigurati, tanto che le storie sono narrate in prima persona, in maniera coinvolgente.
Accanto ad ogni opera poi c’è un oggetto che la commenta o la rappresenta. A commento della foto di Pietro Sada, ad esempio, ci sono 3 iconiche scatolette Simmenthal; per Menotti Garibaldi, uno stivale.
Un elemento di spicco dell’allestimento riguarda l’accessibilità.
Le opere sono infatti corredate di audio-descrizioni e didascalie in braille per essere accessibili anche a persone cieche e ipovedenti.
Questo è stato possibile grazie alle preziose collaborazioni con la prof.ssa Angela Lucinio e il prof. Iacopo Balocco dell’Istituto “Augusto Romagnoli” di Roma (centro specializzato per educatori dei minorati della vista).
Preziosa anche la collaborazione con la Dott.ssa Maria Sole Cardulli, Direttrice del Museo “Giacomo Manzù” di Ardea, con cui l’istituto collabora da anni.
L’obiettivo è rendere questa collezione patrimonio di tutti, anche in un’ottica multiculturale. Il progetto prevede infatti anche una successiva implementazione con la traduzione dei contenuti in lingua inglese, a cura della prof.ssa Maria Grazia Rizzo.
Per l’ambito informatico ci si è avvalsi del contributo del prof. Agostino Perna.
Aprilia, terra ricca di artisti
La collezione ha anche l’obiettivo di valorizzare in maniera collettiva la storia dell’arte contemporanea, creando un catalogo di opere e di artisti che vivono e rappresentano la realtà pontina.
Gli artisti che hanno dato il loro contributo alla “Galleria della Memoria”, donando le loro opere al liceo Meucci, attualmente sono:
Biancorovo, Giuliana Bocconcello, Ilaria Borgognini, Elena Casagrande, Emily Casagrande, Lidia Cestari, Claudio Cottiga, Antonio De Waure, Massimiliano Drisaldi, Rosa Fucale, Claudia Grigatti, Sergio Iezzi, Erika Mallardi, Mirco Marcacci, Dino Massarenti, Simonetta Massari, Roberto Nardinocchi, Simona Origlia, Nicoletta Piazza, Annalisa Pisano, Ilaria Pisciottani, Raffaele Ricci, Cristiana Sadocco.
L’importanza di conservare la memoria storica e passarla alle generazioni future
Il liceo Meucci di Aprilia porta avanti da anni un lavoro di ricerca storica, condotto da docenti e studenti del liceo, che ha portato alla nascita della Galleria curata dalla prof.ssa Federica Calandro, nell’ambito del Progetto Farememoria.
Si tratta di un progetto sulla necessità di preservare la memoria storica che la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Laura De Angelis, sostiene da quando si è insediata.
Già negli anni ’80 però il Liceo Meucci fu promotore di un progetto che portò alla realizzazione della prima mostra sulla storia della città, “Aprilia alla ricerca delle
radici”, curata della Prof.ssa Maria Rosaria Ciacciarelli e i suoi alunni, allestita nell’ottobre del 1986 presso la scuola “Grazia Deledda”.
In un appassionato intervento il professor Giovanni Raponi ha ricordato l’importanza di custodire la memoria storica della città e trasmetterla alle future generazioni.
Ha quindi fatto appello al commissario Paolo D’Attilio affinché l’archivio storico della città sia messo in ordine e reso fruibile al pubblico. Attualmente infatti non è accessibile.
Aprilia, ha detto il professor Raponi, è una città “nata e morta bambina”, ovvero una città giovanissima, ma morta, perché pochi ormai ricordano la sua storia.
Quanti abitanti di Aprilia ad esempio sanno che Via Guarneville si chiama così in onore della città statunitense di Guerneville, che inviò nel 1948 cinque tonnellate di aiuti alla città distrutta dalla guerra?
Quante persone sono scomparse senza lasciare traccia, neppure nella targa di una strada, come i 5 sminatori saltati in aria durante le operazioni di bonifica postbelliche, di cui nessuno si ricorda più?
Il senso della “Galleria della Memoria” è proprio questo: non dimenticare, perché una comunità si costruisce intorno a un’identità storica condivisa.
E Aprilia oggi più che mai ha bisogno di recuperare un suo senso di identità. Soprattutto nelle nuove generazioni, qui nate e cresciute, ma spesso ignare della storia di questa città.
Leggi anche: Al liceo Meucci la memoria si coltiva nel giardino delle donne e con l’arte