La relazione è quella con una donna morta 30 anni fa, originaria di Cori.
Questa storia rivive ora in una mostra al Museo della Città e del Territorio di Cori dal titolo “Mèlitta la chorana di miele e di fuoco”.
La mostra, curata da Giorgio Bianchi, svela la relazione finora quasi sconosciuta tra D’Annunzio e la donna di Cori che ne fu protagonista, Letizia Giupponi De Felici.
Il rapporto tra la “chorana” Letizia e Gabriele D’Annunzio
Letizia Giupponi De Felici, nata a Cori e morta a Sutri nel 1995, era soprannominata “Mèlitta” da D’Annunzio.
Intorno alla sua figura c’era un alone di mistero, pur appartenendo a una famiglia facoltosa e tra le più in vista della città.
«Letizia – racconta Giorgio Bianchi – conobbe Gabriele D’Annunzio nel 1922 a 19 anni e non dimenticò mai le sue origini coresi, tanto che il Vate le diceva ‘i tuoi difetti chorani’ e lei si definiva ‘la matta chorana’.
Un’amicizia intima legò i due nel periodo che precedette la morte di d’Annunzio, come testimoniato da un intenso epistolario fatto di quasi 800 lettere e telegrammi, e Letizia assurse suo malgrado alle cronache come frequentatrice del Vate».
Un “incontro” casuale ha portato Giorgio Bianchi ad imbattersi in questa figura e poi a portare avanti le sue ricerche anche presso l’archivio storico di Cori e quello di Latina.
Ha scoperto così pian piano una storia tutta da raccontare e che la mostra in parte rivela attraverso cimeli originali, documenti e doni fatti dal poeta a Letizia.
Tra i cimeli più interessanti in mostra c’è il prezioso vestito che la donna indossò durante uno degli incontri al Vittoriale.
Chi era Letizia
Letizia Giupponi De Felici, originaria di Cori, era la giovane moglie di Mario De Felici, un fornitore di abiti di D’Annunzio.
Mario De Felici era infatti un facoltoso negoziante di biancheria di lusso, con vari negozi tra Roma, Milano e Gardone.
Del rapporto speciale e segreto tra l’anziano poeta e Letizia De Felici ha parlato la studiosa Lucia Arbace, autrice del saggio D’Annunzio Intimo e segreto, intervenuta all’inaugurazione della mostra:
«La presenza di Letizia Giupponi De Felici, giovane moglie di un suo fornitore di abiti, e da lui soprannominata Mèlitta, ha caratterizzato la pagina conclusiva della vita del poeta».
Lucia Arbace ha anche parlato del rapporto di D’Annunzio con il gioielliere Mario Buccellati, di cui era cliente e presso il quale acquistava regali per le sue donne, tra le quali la stessa Mèlitta.
Il legame con il Vittoriale
Prima di Letizia non si sapeva niente. Il carteggio che è stato conservato al Vittoriale ha contribuito a ridarle il suo ruolo nella biografia dannunziana.
Donne magari più belle e affascinanti di lei durarono molto meno accanto al poeta, che nutriva per Letizia una grande passione e affittò per lei una residenza accanto al Vittoriale.
Testimonia del ruolo centrale della donna nella vita del poeta il fatto che la Vittoria sulla polena della nave Puglia al Vittoriale ha avuto come modella proprio Letizia Giupponi.
Orari apertura della mostra ‘Mèlitta la chorana di miele e di fuoco’
La mostra sarà aperta fino a lunedì 21 aprile.
- Il 14, 15 e 16 aprile è prevista l’apertura per le scuole dalle 9.30 alle 11.30.
- Il 18 e 19 aprile porte aperte dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
- I giorni di Pasqua e Pasquetta dalle 10 alle 13.
Il Museo della Città e del territorio di Cori si trova in Via Giacomo Matteotti.
Leggi anche: Morto a Cisterna e sepolto a Nettuno, l’eroe di guerra di una serie Netflix