Il nuovo fungo è stato battezzato Arrhenia monsducalis, dal nome del luogo in cui è stato rinvenuto per la prima volta: via Monte Ducale a Minturno, comune in provincia di Latina.
La scoperta scientifica arricchisce il patrimonio naturale del territorio pontino e l’affascinante mondo dei funghi in generale.
Si tratta di una scoperta straordinaria, perché non è cosa di tutti i giorni scoprire una nuova specie in natura, soprattutto in territori noti e battuti come quelli nostrani, che pensiamo non abbiano più segreti da svelare.
Le caratteristiche del fungo di Minturno
L’Arrhenia monsducalis, la nuova specie di fungo trovata a Minturno, in provincia di Latina, è un fungo di piccole dimensioni.
Il cappello, 10-19 millimetri di diametro, è convesso, con zona discale profondamente depressa, omfaloide-imbutiforme, ovvero con una forma che ricorda un ombelico o un imbuto.
La superficie è striata e il colore variabile da bruno a grigio-bruno. Le lamelle hanno riflessi bluastri, talvolta cangianti al viola.
Appartiene alla categoria dei funghi saprofiti, ovvero quelli che si nutrono di sostanza organica in decomposizione. Si sviluppa prevalentemente su muschio in ambienti mediterranei e si distingue per un particolare odore simile a quello dei fiori di geranio.
Lo scopritore della nuova specie di fungo
È Antonio Albanese, originario di Minturno, il micologo che ha scoperto la nuova specie di fungo.
Antonio Albanese si è formato come esperto micologo grazie ai corsi promossi dalla Camera di Commercio di Frosinone e Latina, dedicati proprio alla formazione e specializzazione in ambito micologico.
Coordinatore scientifico del corso di formazione è il prof. Claudio Berna, micologo tra i massimi esperti del settore. In merito alla scoperta di Albanese ha dichiarato:
«È una grande soddisfazione vedere un nostro corsista arrivare a una scoperta scientifica di tale rilevanza. La micologia è una disciplina complessa, ma con i giusti strumenti e l’impegno si possono raggiungere traguardi straordinari. Questo, nello specifico, deriva da un grande lavoro di gruppo.
Arrhenia monsducalis è solo un esempio di quanto il nostro territorio abbia ancora da raccontare dal punto di vista naturalistico e scientifico».
Un team di esperti micologi ha confermato la scoperta
Il team di esperti micologi che ha confermato con una serie di approfonditi studi la scoperta di Albanese, comprende lo stesso Albanese, Eliseo Battistin, Claudio Berna, Marcello Boragine, Enrico Ercole e Alfredo Vizzini.
Il team ha effettuato approfondimenti microscopici e molecolari che hanno confermato la scoperta: il fungo di Minturno è effettivamente un nuovo taxon, ossia una specie scientificamente distinta.
L’Arrhenia monsducalis, il fungo di Minturno, è ora nel database mondiale dei funghi: ma si può mangiare?
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Micologia Romana” ed ora l’Arrhenia monsducalis è stato ufficialmente riconosciuto e inserito in un database mondiale dove sono presenti tutte le specie esistenti descritte.
Trattandosi di funghi viene spontaneo domandarsi se si tratti di una specie commestibile.
Nell’Archivio Micologico dell’Amint (Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica) l’Arrhenia monsducalis, il fungo di Minturno, è indicato tra le specie non commestibili o sospette.
Alla voce “carne” si legge: “Esigua, elastica, di colore bianco sporco, odore molto pronunciato di pelargonio, sapore non testato“.
Non si tratta dunque di un fungo da usare in cucina.
La scoperta, ad onor del vero, non è propriamente recente, risale infatti al 2021. Solo oggi è balzata all’onore delle cronache grazie al comunicato della Camera di Commercio Frosinone e Latina, che ha colto l’occasione per far conoscere i suo corsi di formazione per esperti micologi.
I corsi per micologi della Camera di Commerico
Giovanni Acampora, Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, ha dichiarato:
“Questa scoperta dimostra quanto la formazione possa fare la differenza. Investire nella crescita delle competenze vuol dire generare valore per il territorio, per la ricerca e per l’identità locale. Un risultato che ci riempie d’orgoglio e che testimonia l’efficacia dei percorsi formativi promossi dalla nostra Camera di Commercio attraverso Informare.
Proprio la scorsa settimana sono partiti due nuovi corsi, accreditati dalla Regione Lazio, che vedono iscritti 26 partecipanti provenienti anche da regioni limitrofe. Al termine del biennio formativo i partecipanti sostengono un esame, presieduto dalla Regione Lazio e con in commissione un rappresentante del Ministero della Salute, per ottenere la qualifica di micologo. Un corso da sempre realizzato in stretta sinergia con l’Asl di Frosinone”.
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