Si tratta del box auto di una casa al mare che ricomprende anche una vasta area pavimentata di manovra di 350 metri quadri realizzata (la pavimentazione) sempre direttamente sull’arenile del lungomare in zona di proprietà del demanio marittimo.
È presente, inoltre, un cancello che sbarra l’accesso al litorale, per il quale non risulta il rilascio di alcuna autorizzazione.
L’intervento ha sottratto alla libera fruizione pubblica una porzione di lungomare di circa 370 metri quadri totali, violando le norme che tutelano il demanio marittimo.
La costruzione è priva di qualsiasi titolo formulato dalla Capitaneria di Porto o dal Comune di Pomezia, responsabile della gestione del litorale. Lo sgombero è stato confermato ora anche con una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio.
I numerosi «OMISSIS» presenti nella sentenza non consentono di individuare di quale immobile si tratti. Viene oscurato persino il nome del Comune di Pomezia. La stessa sentenza è di difficile reperimento, mentre dovrebbe essere pubblica, come prescrive la legge.
Accertamenti a Torvaianica della Guardia Costiera nel 2003
Già nel 2003, la Guardia Costiera di Torvajanica e la Stazione Carabinieri di Tor San Lorenzo avevano segnalato l’occupazione abusiva di spiaggia.
Anche un sopralluogo del 2009 aveva evidenziato la persistenza delle opere irregolari. In quell’occasione si rilevò l’assenza di concessioni marittime per l’intervento, sanzionando la violazione degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione.
Primo ordine di sgombero rimasto inapplicato
Nel novembre 2010 fu emessa un’ordinanza di sgombero nei confronti del cittadino che allora occupava abusivamente lo stesso tratto di spiaggia.
L’ordine, però, non è mai stato eseguito: le opere sono rimaste in loco senza interventi di ripristino. Il mancato adeguamento alle prescrizioni ha lasciato immutata la situazione per oltre un decennio.
Nuovi abusi riscontrati nel 2022
Il 1° febbraio 2022, personale del Demanio marittimo comunale e agenti della Polizia locale hanno confermato la presenza del box auto e della pavimentazione nei pressi della spiaggia di Torvaianica.
Hanno inoltre scoperto un pergolato in legno e un cancello in ferro, realizzati sempre senza permessi. Le nuove strutture non erano menzionate nelle precedenti informative di reato.
Ordinanza di rilascio e sgombero
Il 13 luglio 2022 il Comune di Pomezia ha emesso un’ordinanza per la rimozione delle opere abusive.
Con questo provvedimento è stato ordinato al cittadino di demolire il garage, rimuovere la pavimentazione, il pergolato e il cancello. In caso di inottemperanza, l’amministrazione sarebbe potuta intervenire d’ufficio, addebitando poi le spese al trasgressore.
Ricorso in Tribunale
Il cittadino a quel punto ha impugnato l’ordinanza davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sostenendo che il Comune di Pomezia non aveva valutato la sua buona fede e che l’area demaniale era cambiata nel tempo.
Ha inoltre fatto riferimento a un permesso di costruire in sanatoria, ritenendo di aver agito conformemente alle regole edilizie.
La sentenza del Tribunale
Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso.
Il Tribunale ha confermato che ogni intervento sul demanio marittimo richiede previa autorizzazione dell’autorità marittima.
Ha escluso la necessità di un formale processo di delimitazione dei confini, considerata l’assenza di incertezza sulla porzione di spiaggia occupata. Ha inoltre affermato che la buona fede non è motivo per annullare l’ordine di ripristino.
Ripristino e oneri a carico del cittadino
La sentenza definisce legittima l’ordinanza del Comune di Pomezia. Il cittadino dovrà ora demolire le opere abusive e restituire lo stato originale della spiaggia, sostenendo personalmente tutte le spese.
In mancanza di ottemperanza, il Comune potrà procedere direttamente, rivalendosi sui costi sostenuti.
Naturalmente per lo sconfitto al TAR c’è la possibilità di ricorrere all’ultimo grado della giustizia amministrativa, cioè al Consiglio di Stato. Ma viste le argomentazioni della sentenza del TAR è facile che un eventuale tale ricorso produrrebbe solo ulteriori spese da sostenere.
Tutela del litorale
L’azione amministrativa e giurisdizionale ribadisce il valore strategico del demanio marittimo. La libera accessibilità alla spiaggia è un interesse collettivo essenziale. Le autorità vigilano con rigore per impedire nuove occupazioni abusive e garantire la fruizione pubblica dell’arenile.
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