È stato rinviato al prossimo 12 novembre 2025 il processo davanti al Tribunale Amministrativo regionale (TAR) del Lazio che vede coinvolti 28 militari appartenenti a diversi reparti dell’Esercito, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri, sospesi dal servizio nel 2021 e 2022 per non essersi sottoposti all’obbligo del vaccino anti-Covid previsto dal Decreto Legge 172/2021.
Tra i ricorrenti anche militari di Anzio e Pomezia
I militari che hanno presentato ricorso contro la sospensione applicata per il rifiuto di sottoporsi al vaccino provengono da unità sparse su tutto il territorio nazionale: tra le sedi coinvolte figurano Anzio, Pomezia (Pratica di Mare), Vercelli, Bracciano, Trieste, Treviso, Caserta, Monte Romano, Civitavecchia, Salerno.
Tra i reparti più citati vi sono il 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona”, l’Aeronautica Militare (6° e 32° Stormo), il Comando C4 Esercito, il 3° Reparto Manutenzione Aeromobili, e la Brigata “Granatieri di Sardegna”.
Sospesi perché senza vaccino
Il contenzioso nasce appunto dall’impugnazione di una serie di provvedimenti di sospensione dal servizio. Il Ministero della Difesa li ha adottati a seguito delle direttive che prevedevano l’obbligo vaccinale per il personale militare.
L’identità dei militari sull’ordinanza del TAR viene protetta da «omissis» per tutelare la riservatezza. I ricorrenti chiedono di essere reintegrati e risarciti per il periodo di sospensione, sostenendo l’illegittimità delle sanzioni a loro carico decise dal Ministero della Difesa.
Nel ricorso, si chiede anche la remissione alla Corte Costituzionale per valutare la legittimità della norma che ha introdotto l’obbligo vaccinale.
Uno di loro è morto: stop al processo
Il rinvio del procedimento si è reso necessario per un evento imprevisto: il decesso di uno dei ricorrenti.
Il TAR ha quindi disposto l’interruzione del procedimento limitatamente a quella posizione, precisando però che le situazioni degli altri ricorrenti sono scindibili.
Tuttavia, per ragioni di opportunità e per garantire la possibilità agli eredi del militare deceduto di decidere se proseguire l’azione, l’intero procedimento è stato rinviato.
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