Sicuramente Forze dell’Ordine, Vigili del fuoco e sanitari si sono stancati di dover soccorrere escursionisti ‘della domenica’ che si vogliono cimentare con percorsi troppo difficili e che finiscono per mettersi nei guai. Come la coppia di francesi che, per essere recuperata ha fatto mobilitare ingenti forze aeree e di terra.
Ora l’ordinanza sindacale n. 38 del 30 aprile 2025 dispone il divieto di percorrere il sentiero 750 senza una guida esperta, almeno fino al 15 ottobre prossimo.
La decisione nasce dalla necessità di tutelare l’incolumità pubblica in uno dei percorsi naturalistici più suggestivi, ma anche più insidiosi, del Parco Nazionale del Circeo.
Un sentiero spettacolare ma per escursionisti esperti
Il sentiero n. 750 collega San Felice Circeo a Torre Paola seguendo l’intero crinale ed è classificato CAI come percorso per Escursionisti Esperti (EE).
Il sentiero è lungo 6,6 chilometri. Il tempo stimato per percorrerlo è di 6 ore e mezza.
Si tratta di un tracciato di elevato pregio paesaggistico e ambientale, molto amato da turisti e amanti della montagna, ma che presenta tratti ripidi, rocciosi e soggetti a fenomeni naturali imprevedibili.
Negli ultimi mesi, in particolare, il percorso ha richiesto diversi interventi di soccorso per escursionisti in difficoltà, con un forte impiego di uomini e mezzi. A questo si aggiungono le criticità già segnalate nel novembre 2024 dal Nucleo Carabinieri “Parco” di Sabaudia, in merito alla sicurezza del tracciato.
Frane e dissesti: la memoria del masso staccatosi a marzo
A rendere ancor più delicata la situazione, il precedente dissesto registrato in località “Carbonaia”, lungo il tratto “Torre Paola – Picco di Circe”, dove a marzo 2024 si è verificato il distacco di un grosso masso.
Un episodio che ha comportato l’interdizione dell’intero tratto tramite l’ordinanza n. 22 del 20 marzo 2024, tuttora in vigore.
L’area resta instabile, e i recenti fenomeni di dissesto geologico rendono indispensabile limitare l’accesso in modo severo, specie nei mesi estivi, quando l’afflusso aumenta e il rischio si amplifica.
Sul Circeo accesso solo con guide abilitate
In base all’ordinanza, dal 30 aprile, fino al 15 ottobre 2025 sarà vietato accedere al tratto “Crocette – Picco di Circe” senza la presenza di guide esperte.
Sono considerati idonei ad accompagnare i visitatori: guide alpine, accompagnatori di media montagna, guide ambientali escursionistiche, componenti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, accompagnatori del CAI e guide associate ad ASSOGUIDE, LAGAP, AIGAE.
Per avere certezza sui professionisti abilitati, l’Ente Parco ha pubblicato un elenco aggiornato consultabile sul proprio sito ufficiale alla voce dedicata alle guide del parco. Per leggere l’elenco CLICCA QUI.
Sanzioni per chi trasgredisce
L’ordinanza è chiara anche sul fronte sanzionatorio.
Chiunque violi le disposizioni sarà segnalato all’Autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale, oltre a subire una sanzione amministrativa variabile da 25 a 500 euro, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 267/2000.
I controlli saranno affidati alla Polizia Locale di San Felice Circeo, che avrà il compito di verificare il rispetto delle disposizioni e installare la cartellonistica necessaria a segnalare l’interdizione del tratto.
Prevenzione e sicurezza per una fruizione consapevole
La scelta del Comune di San Felice Circeo non rappresenta un ostacolo al turismo, ma un’opportunità per incentivare una fruizione più consapevole e sicura del patrimonio naturale.
Il Picco di Circe resta una meta di grande fascino, ma richiede prudenza, preparazione e rispetto delle regole.
Le guide professioniste non solo garantiscono la sicurezza, ma arricchiscono l’esperienza offrendo ai visitatori un contatto autentico con la storia, la geologia e la biodiversità di uno dei luoghi simbolo del Parco del Circeo.
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