Le antiche mura medievali che dominano via Castello di San Gennaro, a due passi dalla via Appia Antica, vennero erette nel XIII secolo su una cisterna romana che risale addirittura al IV secolo a.C..
Il sito archeologico, che ricade nel territorio del comune di Genzano di Roma, potrebbe presto passare di mano.
L’amministrazione comunale di Genzano è chiamata a decidere se acquistare l’area per tutelarla e valorizzarla, preservando un patrimonio storico di valore inestimabile.
Il destino del sito sarà discusso in una seduta straordinaria del Consiglio comunale, convocata per venerdì 9 maggio alle ore 17.00.
La riunione è stata richiesta da quattro consiglieri di opposizione: Flavio Gabbarini, Piegiuseppe Rosatelli, Rosario Neglia e Cristian di Veronica, che sollecitano un’azione concreta da parte del Comune.
Un sito archeologico con più di 2 millenni di storia
L’area di San Gennaro racconta oltre duemila anni di storia.
Le strutture affioranti documentano almeno tre fasi edilizie: un impianto romano medio-repubblicano (IV-III sec. a.C.), una villa romana con cisterna e ambienti termali (I sec. a.C. – I sec. d.C.) e, infine, la costruzione del castello medievale intorno al XII secolo.
Le evidenze archeologiche testimoniano una frequentazione continua del sito, sia in epoca romana che nel Medioevo.
Il castello, attribuito alla potente famiglia degli Annibaldi, occupava una superficie di circa 7000 metri quadrati.
Della fortificazione restano oggi cospicui tratti di mura in blocchetti di tufo e i ruderi di torrioni angolari, ancora ben visibili nonostante secoli di abbandono.
La struttura venne in parte distrutta nel 1303 dai Veliterni in una rappresaglia contro gli Annibaldi, e da allora non fu più ricostruita.
I reperti nell’area del castello di San Gennaro
Il sito di San Gennaro non è solo un insieme di ruderi. Negli anni sono stati rinvenuti numerosi reperti, spesso durante lavori agricoli o scavi occasionali.
Tra i ritrovamenti si contano frammenti in marmo di colonne, capitelli, sculture, fregi e altri elementi architettonici. Alcuni di questi oggetti testimoniano l’eleganza dell’antica villa romana e l’importanza del complesso nel contesto storico del territorio.
Già nel Cinquecento, l’area aveva attirato l’interesse degli studiosi: nel 1563 e nel 1575 furono concesse autorizzazioni per condurre ricerche archeologiche. Questi permessi, rilasciati a un certo Andrea di Velletri, indicano quanto fosse nota già allora la rilevanza del sito.
Un’occasione da non perdere per la città
L’area del Castello di San Gennaro si trova nel territorio del comune di Genzano di Roma, nei pressi della Via Appia antica.
Oggi, l’eventualità che l’area venga ceduta a soggetti privati apre una riflessione cruciale per Genzano.
L’acquisto da parte del Comune potrebbe rappresentare una svolta decisiva per la valorizzazione culturale e turistica del territorio.
Il castello di San Gennaro, inserito in un contesto paesaggistico di grande suggestione, potrebbe trasformarsi in un polo culturale e archeologico di riferimento per l’intera area dei Castelli Romani.
Il Consiglio comunale di Genzano del 9 maggio sarà un momento chiave per il futuro dell’area archeologica.
Al di là delle divergenze politiche, si impone una riflessione collettiva sul valore della memoria storica e sull’urgenza di tutelare un sito unico nel suo genere, prima che sia troppo tardi.
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