Il CIPE, ovvero il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (oggi operante come CIPESS, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), ha pubblicato la ripartizione dei fondi destinati ai territori che ospitano impianti nucleari dismessi o in fase di disattivazione.
Si tratta di una misura compensativa che riconosce l’onere sostenuto da queste comunità nel corso degli anni. Il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Per il 2023, le risorse disponibili ammontano a 15 milioni di euro, suddivisi tra i Comuni e le Province sulla base di tre criteri fondamentali:
- La radioattività residua presente nelle strutture dell’impianto
- La quantità di rifiuti radioattivi stoccati al suo interno
- La presenza di combustibile nucleare, in particolare quello irraggiato
Come sono ripartiti i fondi (e le condizioni)
Seguendo i criteri stabiliti nel 2003, il 50% delle somme viene assegnato al Comune che ospita l’impianto, il 25% alla Provincia di appartenenza e il restante 25% ai Comuni confinanti, con calcoli basati su superficie e popolazione entro un raggio di 10 km.
Ma c’è una condizione per cui vanno spesi i soldi. I fondi sono infatti destinati a interventi ambientali e di sviluppo sostenibile: tutela delle risorse idriche, bonifica di siti inquinati, gestione dei rifiuti, protezione della biodiversità, difesa del territorio e contrasto all’inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico.
La centrale nucleare di Borgo Sabotino e gli indennizzi a Latina, Cisterna e Nettuno
Tra i siti beneficiari c’è anche la centrale di Borgo Sabotino, nel Comune di Latina. Per quest’area, la somma complessiva assegnata è pari a 1.780.725 euro, ripartita come segue:
- Comune di Latina: 890.362 euro
- Provincia di Latina: 445.181 euro
- Comune di Nettuno: 243.385 euro
- Comune di Cisterna: 201.796 euro
Gli enti locali dovranno ora comunicare al Ministero dell’Ambiente i codici CUP (Codice Unico di Progetto) degli interventi proposti, per avviare le verifiche tecniche necessarie entro 30 giorni.
In provincia di Latina fondi anche per la presenza di una centrale nucleare confinante
In provincia di Latina arriveranno fondi anche per la presenza nelle vicinanze di un’altra centrale nucleare in smantellamento, quella del Garigliano, a Sessa Aurunca (CE).
Per quanto riguarda la centrale nucleare del Garigliano, sono previsti contributi per tre comuni pontini confinanti:
- Castelforte: 65.262 euro
- Minturno: 136.365 euro
- Santi Cosma e Damiano: 83.350 euro
Anche in questo caso sarà necessario comunicare il tipo di interventi che i comuni hanno intenzione di realizzare con i fondi che riceveranno.
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