Il voto sul bilancio Consuntivo si era trasformato in un vero e proprio referendum politico sulla tenuta del sindaco.
Un solo voto ha deciso il destino politico dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Massimiliano Borelli ad Albano Laziale, quello del consigliere Matteo Santilli, uscito dalla maggioranza, che ora appoggia da esterno.
Il Comune di Albano Laziale, quindi, resta nelle mani del centrosinistra, per ora.
Il Bilancio Consultivo è, atto cruciale per garantire la continuità amministrativa, è stato approvato con appena 12 voti favorevoli, più quello del sindaco.
Il Consiglio comunale, ricordiamo, ad Albano è composto da 24 consiglieri.
Una maggioranza ‘risicata’ che ha segnato, in ogni caso, una svolta determinante per la sopravvivenza politica dell’attuale Giunta.
In 12, in Consiglio, salvano il sindaco di Albano
Tra i voti favorevoli si sono contati quelli di: Santilli, Marini, Colini, Cavalieri, Mengarelli, Galanti, Trivelloni, Alteri, Tedone, Peduzzi, Fazio e Oroccini.
Un sostegno sufficiente, ma tutt’altro che ampio, che ha messo in evidenza le fragilità interne al centrosinistra locale in crisi da mesi, dopo i consigli comunali andati deserti.
Cinque consiglieri hanno espresso voto contrario, ossia l’opposizione composta dai consiglieri Ferrarini, Cuccioletta, Moresco, Cascella e Giorgi.
Un solo astenuto: si tratta di Nardi del Movimento 5 Stelle.
Sei, invece, gli assenti: Gambucci, causa malattia, e poi Orciuoli, Nobilio, Gugliemino, più Lucci e Faccia.
Il sindaco ricuce e nomina un nuovo assessore
La sopravvivenza politica dell’amministrazione Borelli non costituisce, certo, solo una questione numerica.
Nelle ultime settimane, difatti, il sindaco avrebbe lavorato con intensità per ricucire gli strappi interni alla sua coalizione, nati dopo le dimissioni di quattro consiglieri che avevano messo a rischio la tenuta del suo governo cittadino.
Un accordo tra il sindaco con almeno uno dei quattro dissidenti, ossia Matteo Santilli , ha avuto luogo in cambio di un nuovo assessorato e nuove deleghe amministrative, frutto di una riorganizzazione resa necessaria anche dalla tragica scomparsa dell’assessore Maurizio Sementilli, a cui erano affidate deleghe chiave, mai riaffidate al suo gruppo politico.
Deleghe assessorili che sono state appena assegnate dal sindaco all’assessore Stefano Iadecola, una vecchia conoscenza politica albanense e, già una volta, assessore per conto proprio del consigliere Gambucci.
Gambucci ora è malato, ma in molti sostengono che anche lui, come Santilli, starebbe per rientrare in maggioranza.
Fratture ancora aperte
Nonostante il tentativo di ricompattare la squadra, restano fuori dall’accordo almeno due consiglieri, originariamente in maggioranza: Lucci e Faccia, elette con ViviAmo Albano, la formazione elettorale riconducibile all’attuale vice sindaco Luca Andreassi.
Le divergenze, secondo indiscrezioni, non sarebbero soltanto di natura politica, ma anche personale. Frattura definita ‘insanabile’ da fonti politiche che preferiscono non comparire.
Verso le elezioni di Albano 2026
Con il bilancio approvato, l’amministrazione Borelli potrà proseguire almeno formalmente il proprio mandato fino alla primavera del 2026, quando si terranno le prossime elezioni comunali, in ritardo rispetto alla normale scadenza.
Un percorso tutt’altro che scontato, segnato da turbolenze politiche e da una maggioranza che oggi appare più fragile che mai.
Il risultato, seppur positivo per l’attuale governo cittadino, segna un campanello d’allarme evidente: con una maggioranza così risicata ogni prossimo voto del Consiglio potrà essere decisivo per la tenuta di sindaco e giunta.
Ogni singolo voto di ogni consigliere sarà determinante. La maggioranza sopravviverà soltanto se il sindaco saprà far prevalere le sue ‘capacità politiche’.
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