A sancire la fine della tormentata gestione è stato il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, che ha respinto il ricorso presentato dai liquidatori della società contro il provvedimento comunale dell’8 agosto 2024, con cui era stata dichiarata la decadenza della concessione demaniale.
La sentenza chiude così una lunga vicenda amministrativa e giudiziaria iniziata con la messa in liquidazione giudiziale della Capo d’Anzio da parte del Tribunale di Velletri lo scorso 9 luglio.
Da allora, l’Amministrazione comunale di Anzio ha avviato un percorso chiaro: recuperare la piena titolarità della gestione del porto e avviare una nuova fase di rilancio attraverso la gestione diretta dell’infrastruttura portuale.
Il Tribunale: gestione del porto torna al Comune di Anzio
Ha dichiarato il sindaco Aurelio Lo Fazio:
“Il TAR ha riconosciuto la validità e la legittimità delle scelte compiute dalla Commissione straordinaria e dall’allora dirigente al Demanio.
Ho condiviso subito quel percorso e, fin dal mio insediamento, abbiamo avviato l’unica strada possibile: la gestione diretta della concessione.
In questo modo tuteliamo l’interesse pubblico, garantiamo continuità ai lavoratori e salvaguardiamo i diritti dei titolari delle sub-concessioni rilasciate dalla Capo d’Anzio”.
Gestione diretta per almeno 3 anni
La nuova fase prevede una gestione diretta per almeno tre anni, durante i quali il Comune di Anzio punta a mettere a regime le attività portuali, migliorarne i servizi e valutare, in seguito, se confermare questo modello o procedere con una gara europea per l’eventuale riaffidamento in concessione.
Anche il vicesindaco e assessore al Demanio, Pietro Di Dionisio, ha sottolineato l’importanza della scelta adottata:
“In questi mesi abbiamo lavorato con determinazione per garantire la piena operatività del porto. Un bando avrebbe richiesto tempi troppo lunghi e avremmo rischiato di lasciare il porto fermo nel pieno della stagione estiva.
Sabato, in consiglio comunale, approveremo il nuovo regolamento che disciplinerà la gestione del porto nella sua fase pubblica”.
Con la pronuncia del TAR, si chiude definitivamente una pagina segnata da ritardi, contenziosi e criticità gestionali.
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