Il Giudice di Pace di Latina ha accolto il ricorso presentato da una cittadina, assistita dall’associazione CODICI, annullando una cartella esattoriale emessa per conto della società Ipogeo Latina S.r.l., incaricata della gestione del Cimitero Urbano di Latina.
Una decisione che mette in discussione la legittimità delle richieste economiche avanzate in questi anni nei confronti di numerosi concessionari di sepolture presso il cimitero di Latina.
Le cartelle esattoriali ai concessionari di loculi al cimitero di Latina per i costi di manutenzione
Tutto ha avuto inizio con l’invio, da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, di cartelle esattoriali a cittadini che avevano già versato, al momento della concessione cimiteriale, gli importi relativi anche alla manutenzione del loculo o della tomba.
Le richieste, apparentemente ingiustificate, hanno generato confusione e rabbia, dando il via a una battaglia legale condotta dall’associazione CODICI.
«In questi anni – spiega Antonio Bottoni, Responsabile di Codici Latina – abbiamo cercato soluzioni dialogando con il Comune e con l’Agenzia delle Entrate, ma senza esito. Di fronte al silenzio, ci siamo visti costretti ad avviare un’azione legale per tutelare i cittadini».
Una strategia che ha pagato. Il Giudice di Pace ha infatti stabilito che la richiesta di pagamento era priva di un valido titolo giuridico, accertando l’inesistenza del debito reclamato.
La convenzione stipulata tra i cittadini e il Comune già includeva i costi di manutenzione
Il cuore della questione risiede nella convenzione originaria stipulata dai cittadini con il Comune, antecedente all’accordo del 2009 con la società Ipogeo. Secondo il giudice, quella convenzione comprendeva già i costi di manutenzione, e non poteva essere modificata retroattivamente per giustificare nuove pretese economiche.
Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI, ha chiarito l’impostazione giuridica del ricorso:
«Abbiamo chiesto al giudice di accertare che Ipogeo, in quanto soggetto privato, non avesse titolo per procedere alla riscossione tramite ruolo esattoriale. Non solo mancavano i presupposti normativi, ma l’operazione si fondava su una forzatura giuridica ai danni dei cittadini».
La sentenza non solo risolve il caso specifico, ma rappresenta un precedente importante per decine, se non centinaia, di situazioni analoghe. È un messaggio forte agli enti coinvolti e un invito alla trasparenza nelle relazioni tra amministrazioni, gestori privati e cittadini.
Per chiunque abbia ricevuto una cartella simile da Ipogeo Latina S.r.l., la vittoria legale ottenuta da CODICI apre ora la strada a nuove azioni di tutela.
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