La Provincia di Latina ha voluto che anche gli studenti del territorio fossero presenti per celebrare l’Unione Europea, nel luogo stesso dove nacque il sogno europeo, l’isola di Ventotene.
In rappresentanza della popolazione studentesca di Aprilia hanno preso parte all’evento, spesato dalla Provincia, un gruppo scelto di studenti dei due istituti superiori della città: 10 studenti per il Liceo Meucci e 8 studenti per l’Istituto di Istruzione Superiore Carlo e Nello Rosselli.
La Giornata dell’Europa a Ventotene
La Giornata dell’Europa si tiene il 9 maggio 2025, anniversario della “Dichiarazione Schuman” del 1950, considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione Europea. La “Dichiarazione Schuman” è infatti la storica proposta presentata nel 1950 dal ministro degli Esteri francese Robert Schuman che ha gettato le basi della cooperazione europea.
Nella Giornata dell’Europa, la Provincia di Latina ha voluto rinnovare il proprio impegno nella promozione dei valori fondanti dell’Unione Europea con una giornata dal forte significato simbolico e culturale sull’isola di Ventotene, culla del pensiero federalista europeo. Ventotene è infatti il luogo in cui prese forma, nel pieno del secondo conflitto mondiale, l’idea di un’Europa unita, libera e solidale.
Gli studenti della provincia di Latina a Ventotene per la Festa dell’Europa
La Provincia di Latina, in collaborazione con l’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, ha voluto per l’occasione la presenza di una delegazione di studenti degli istituti superiori del territorio.
Per Aprilia all’evento di Ventotene erano presenti 18 studenti, tra Liceo Meucci e Istituto di Istruzione Superiore Carlo e Nello Rosselli, accompagnati da alcuni docenti.
Gli studenti sono stati guidati in una visita istituzionale sull’isola e hanno preso parte ai vari momenti della giornata. In particolare hanno potuto fare visita al museo archeologico e ai luoghi del confino politico.
La giornata si è aperta in Piazza Castello con i saluti ufficiali del Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, delle autorità locali, dei rappresentanti dell’Istituto Spinelli e dei partner coinvolti nel progetto.
Mario Leone, Direttore dell’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, ha coordinato gli interventi istituzionali e guidato i diversi momenti della mattinata, favorendo il dialogo tra studenti, relatori e rappresentanti delle istituzioni.
Nel corso della giornata, le autorità hanno reso omaggio alla figura di Altiero Spinelli con la deposizione di una corona di fiori sulla sua tomba, nel cimitero dell’isola.
Ventotene, l’isola che ha dato cittadinanza onoraria ad un burattino
Gli studenti presenti sull’isola di Ventotene hanno assistito sorpresi anche ad uno spettacolo di burattini.
Qual è il legame tra Ventotene e i burattini?
Il legame è dato dalla figura di Ernesto Rossi, uno degli autori del Manifesto di Ventotene, che era appassionato di teatro dei burattini.
Ernesto Rossi, aveva una forte passione per il teatro dei burattini, che utilizzava anche per esprimere la sua critica al regime fascista. In particolare era affezionato al burattino Fagiolino, una delle figure più significative del teatro di animazione dell’Emilia-Romagna.
Rossi si appassionò al burattino Fagiolino quando da giovane, abitando a Bologna, preparava i suoi burattini, aiutato dalla madre che confezionava i piccoli vestiti, per rappresentazioni tra amici e famigliari.
Ernesto Rossi, condannato nel 1930 dal Tribunale Speciale fascista al carcere, poi confinato sull’isola di Ventotene ha continuato ad utilizzare il burattino Fagiolino come simbolo di ribellione contro i potenti e i soprusi. Era un modo per rappresentare la propria denuncia nei riguardi del fascismo e del Confino, esempi tangibili di privazione della libertà.
Questa sua passione compare anche nelle lettere inviate alla madre dal carcere e dal confino, che Rossi concludeva con un burattino disegnato accanto alla sua firma.
Per onorare il legame tra Ernesto Rossi e il burattino, il Comune di Ventotene nel 2020 ha conferito al burattino Fagiolino la cittadinanza onoraria. Unico caso di Comune italiano che abbia tra i suoi cittadini onorari un burattino.
Agli studenti una copia del Manifesto di Ventotene
Ogni studente presente all’evento ha ricevuto una copia del “Manifesto di Ventotene”, in segno di impegno verso la costruzione di una coscienza europea condivisa.
Il “Manifesto di Ventotene” venne scritto nel 1941 da Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni durante il confino sull’isola.
Rappresenta il nucleo ispiratore del progetto europeo. È un documento visionario che, in un’Europa ancora dilaniata dalla guerra, lanciava un appello per una federazione sovranazionale capace di garantire pace, democrazia e diritti.
Il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli ha dichiarato:
«Ventotene è molto più di un simbolo. È il luogo dove è nato un pensiero rivoluzionario, che ha saputo immaginare la pace e l’integrazione in un continente in frantumi. Oggi, più che mai, abbiamo il dovere di custodire e rilanciare quel messaggio.
Il riconoscimento di Ventotene come Capitale ideale d’Europa non è solo un atto simbolico: ha un valore educativo, culturale e istituzionale fondamentale, soprattutto per le nuove generazioni».
Ventotene “Capitale ideale d’Europa”
L’11 aprile scorso il Consiglio Provinciale di Latina ha approvato all’unanimità una mozione che chiede formalmente all’Unione Europea il riconoscimento dell’isola di Ventotene come “Capitale ideale d’Europa”. Un’iniziativa dal forte valore politico e morale, finalizzata a riaffermare la centralità storica e culturale dell’isola nel percorso dell’integrazione europea.
L’evento del 9 maggio ha rappresentato un’occasione preziosa per restituire a Ventotene il suo ruolo di luogo di ispirazione e progettazione politica, dove l’Europa torna a riflettere su sé stessa, sulle sfide del presente e sulle prospettive future, attraverso lo sguardo delle giovani generazioni.
Ventotene non è solo un’isola. È un’idea. Un’idea che ha cambiato la storia. E che oggi, più che mai, può e deve continuare a farlo.
Per farlo deve continuare a trasmettere il suo messaggio alle generazioni future. È questo il senso della presenza degli studenti oggi sull’isola.
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