A creare il gelato speciale per celebrare il nuovo Papa è stato Eugenio Morrone, campione del mondo di gelateria e ambasciatore dell’Associazione Italiana Gelatieri. Morrone ha voluto rendere omaggio al Pontefice con un gusto unico, ricco di significato.
Il gelato del Papa Leone XIV
Realizzato a Roma, ogni ingrediente è stato scelto con cura per rappresentare momenti e simboli della vita di Robert Francis Prevost, il nuovo Papa.
Per descrivere il nuovo gelato, riportiamo direttamente le parole del suo creatore, il maestro gelatiere Eugenio Morrone:
“È un omaggio al Santo Padre per il quale ho realizzato un gelato di cheesecake con crumble di nocciola romana e salsa maracuya e mango.
Il gusto cheesecake, riferito alle origini di Robert Francis Prevost, è interpretato in chiave cosiddetta ‘Chicago style’, variante realizzata con formaggio fresco cremoso, uova e zucchero che insieme danno compattezza e cremosità.
La nocciola romana in onore alla Chiesa di Roma, principale riferimento del cattolicesimo universale.
La salsa maracuya e mango per ricordare la sua attività di missionario in Perù”.
Chi è Eugenio Morrone, il creatore di Roma del gelato di Papa Leone XIV
Eugenio Morrone è un gelatiere di origine calabrese. Appena 18enne viene a Roma ed inizia a formarsi presso la La Gelateria dei Gracchi.
L’elenco dei premi e riconoscimenti che questo gelatiere ha ottenuto è davvero impressionante (Clicca qui).
Fiore all’occhiello è senz’altro la vittoria al “Gelato World Cup” edizione 2020“. Dal 2024 il Gambero rosso gli attribuisce i mitici 3 Coni, il massimo riconoscimento nel campo della gelateria.
Oggi gestisce a Roma due gelaterie: ‘Fior di Luna’ a Trastevere e ‘Il Cannolo Siciliano’ al Pigneto
Un gelato che è un augurio al nuovo Papa
Morrone con questa sua creazione ha voluto fare gli auguri al nuovo Papa:
“Un gelato per celebrare la sua elezione e che, soprattutto, sia di buon auspicio per il nuovo pontificato”
Il gelato al Papa diventa così un messaggio di sacralità, cultura e condivisione, con cui la città di Roma saluta simbolicamente il nuovo capo della Chiesa cattolica.
Un esempio di come anche la tradizione gastronomica possa raccontare storie profonde, attraverso il linguaggio universale del gusto.
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