A metterlo nero su bianco è la determinazione dirigenziale degli uffici tecnici del Comune di Pomezia n. 550 del 12 maggio 2025, con cui si revoca il precedente provvedimento che affidava i lavori di sistemazione delle aree alla ditta Delta Appalti Srls.
Alla base della decisione, la mancata formalizzazione del comodato d’uso gratuito per le due aree su via Pola, già utilizzate nella stagione 2024.
Un progetto partito un anno fa
La macchina amministrativa di Pomezia si era mossa per tempo. Già nell’aprile 2024 la Giunta Comunale guidata dal sindaco Veronica Felici aveva deliberato l’intenzione di individuare aree private da destinare a parcheggi stagionali per far fronte all’emergenza sosta sul litorale.
A maggio 2024, un avviso pubblico aveva aperto alla possibilità di ricevere proposte dai privati.
La risposta era arrivata: due terreni su via Pola concessi in comodato gratuito per l’estate. Il Comune di Pomezia li aveva sistemati e messi a disposizione gratuitamente di cittadini e turisti. Il progetto sembrava destinato a replicarsi anche quest’anno.
Il nodo della mancata firma
Ma per la stagione 2025 le cose sono andate diversamente.
Nonostante le interlocuzioni avviate, i proprietari non hanno mai formalizzato il rinnovo del comodato. Nessun documento ufficiale, nessuna firma.
Senza un atto giuridicamente valido, l’Amministrazione di Pomezia si è vista costretta a fare un passo indietro per evitare qualsiasi ipotesi di occupazione arbitraria. Una scelta obbligata per non esporsi a contenziosi legali o responsabilità amministrative.
Annullati i fondi e gli appalti
Il dietrofront dell’Amministrazione non si limita al solo annullamento dell’accordo. Con la revoca dell’atto n. 522/2025, vengono di fatto disimpegnati anche i fondi già stanziati per un importo pari a circa 100mila euro, destinati ai lavori di sistemazione delle aree.
Il contratto con la ditta esecutrice, mai materialmente avviato, viene annullato.
La decisione ha immediate ricadute sul bilancio comunale e sull’assetto del piano di mobilità estiva, che ora dovrà fare i conti con due grandi parcheggi in meno a disposizione.
L’estate si complica per Torvaianica
La conseguenza più tangibile è tutta per residenti e turisti: trovare posto per l’auto lungo il litorale sarà ancora più difficile.
I due parcheggi gratuiti rappresentavano una valvola di sfogo importante per un territorio che ogni estate si ritrova a gestire migliaia di presenze giornaliere.
Con il fallimento dell’accordo, la pressione si sposterà sulle poche aree pubbliche rimaste, già inadeguate nei fine settimana più affollati. Nessuna alternativa concreta è, per ora, all’orizzonte.
Opportunità perse e nodi politici
La vicenda dei parcheggi rivela un più ampio problema di gestione delle risorse urbane.
La difficoltà di consolidare rapporti stabili con i privati, in un contesto come quello costiero dove gli spazi sono limitati, rischia di compromettere l’intero sistema dell’accoglienza estiva.
Il fallimento del comodato riaccenderà quasi certamente polemiche politiche sull’efficacia dell’Amministrazione e sull’assenza di una visione a lungo termine per Torvaianica, fra turismo di massa e servizi carenti.
Un segnale per il futuro
Al netto delle responsabilità, l’episodio rappresenta un campanello d’allarme. Servono strumenti più flessibili e accordi più stabili per garantire servizi essenziali in un’area che vive di turismo stagionale.
La gestione dei parcheggi, nodo cruciale per l’accessibilità del litorale, non può più essere affidata all’improvvisazione o a rapporti informali. Se Pomezia vuole davvero rilanciare Torvaianica come meta balneare, dovrà ripartire anche da qui.
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