Difficile non pensare ai circa 15 miliardi di euro che il Governo ha invece stanziato per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. In qualche modo bisogna far quadrare il bilancio.
«La manutenzione e la sicurezza delle strade non possono essere una voce da tagliare: sono una priorità nazionale», ha dichiarato il presidente della provincia di Latina Gerardo Stefanelli all’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia.
Salta la manutenzione già programmata per le strade della provincia di Latina
Proprio la sicurezza delle strade provinciali, messa in crisi dai tagli della Legge di Bilancio, è stata al centro dell’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riuniti a Roma per definire una strategia comune e lanciare un appello urgente al Governo.
L’UPI (Unione delle Province d’Italia) denuncia infatti da mesi i tagli imposti dalla Legge di Bilancio e dal decreto Milleproroghe compromettano fortemente gli investimenti sulla sicurezza delle strade provinciali.
Il presidente della provincia di Latina Stefanelli è intervenuto portando avanti le istanze della provincia pontina che ha già in cantiere e in programmazione diversi interventi per la manutenzione delle sue strade. I tagli rischiano di compromettere questi interventi.
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Strade provinciali: tagli del 70% delle risorse previste per il biennio 2025-2026
È stato il Presidente dell’UPI (Unione delle Province d’Italia) Pasquale Gandolfi a denunciare i drastici tagli che dovranno subire le province:
«Sulle strade provinciali si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi di euro. Fondi già assegnati a Province e Città Metropolitane, destinati alla messa in sicurezza e all’efficientamento di 120mila chilometri di rete viaria essenziale per collegare il Paese.
Particolarmente grave è la riduzione del 70% delle risorse previste per il biennio 2025-2026, che sta bloccando cantieri già programmati e approvati dal Ministero stesso, con conseguenze pesanti per la viabilità e la sicurezza pubblica».
La riduzione dei fondi tocca il 50% per tutte le annualità fino al 2029, e si aggira su percentuali simili anche per le risorse previste tra il 2030 e il 2036.
Stefanelli, presidente della provincia di Latina: “È a rischio la sicurezza dei cittadini”
Il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli si è detto allarmato per la sicurezza dei cittadini:
«Ho partecipato a questa Assemblea per ribadire una verità troppo spesso ignorata: tra le grandi città e le aree interne, esiste un’Italia intermedia – fatta di territori operosi e dinamici – rappresentata dalle Province.
Queste realtà non solo chiedono attenzione, ma offrono soluzioni e coesione. Tuttavia, il taglio del 70% dei fondi alla viabilità provinciale è un passo indietro gravissimo, che penalizza i cittadini e mette a rischio la loro sicurezza.
Noi Presidenti di Provincia non possiamo accettare che i nostri territori vengano abbandonati. Non è più il tempo delle promesse: chiediamo un’azione concreta.
Il nostro appello è chiaro e trasversale: a tutte le forze politiche, fate qualcosa. Subito. La manutenzione e la sicurezza delle strade non possono essere una voce da tagliare: sono una priorità nazionale».
Proprio all’inizio dell’anno a Latina si è riunito l’Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza Stradale.
In quell’occasione, di fronte al crescente numero di incidenti sulle strade provinciali, il Prefetto aveva richiamato l’attenzione degli amministratori locali e dei proprietari delle strade sulla necessità di proseguire nelle attività di miglioramento delle infrastrutture stradali.
Di fronte ai consistenti tagli operati dal Governo, tali interventi si prospettano di difficile attuazione.
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L’appello al Ministro Salvini
Di fronte all’allarme lanciato dai vari presidenti di provincia presenti, l’Assemblea ha conferito mandato al Presidente Gandolfi affinché solleciti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ad aprire immediatamente un tavolo di crisi per recuperare almeno i 385 milioni di euro previsti per il 2025 e 2026.
L’UPI continuerà a mantenere alta l’attenzione su questo tema, e invita Governo e Parlamento a ristabilire subito le condizioni minime per garantire ai cittadini infrastrutture sicure, moderne e all’altezza delle esigenze del Paese.