Si tratta dei lavori di ammodernamento (tecnicamente upgrading) delle storiche linee ferroviarie Roma–Albano, Roma–Frascati e Roma–Velletri. I lavori interesseranno i tratti a partire da Ciampino.
Al momento non si prevedono interruzioni del servizio.
Linee ferroviarie dei Castelli Romani bloccate durante i lavori
Parliamo di un intervento strategico per la mobilità ferroviaria del quadrante sud-est della Città Metropolitana di Roma, che coinvolgerà ben 8 Comuni dei Castelli Romani: Ciampino, Castel Gandolfo, Marino, Ariccia, Albano Laziale, Frascati, Lanuvio e Velletri.
ERTMS, la sigla che porterà sicurezza e velocità
I lavori rientrano nel progetto esecutivo di “Upgrading multi-tecnologico ERTMS“, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Obiettivo: migliorare l’efficienza, la sicurezza e la digitalizzazione del trasporto ferroviario regionale, attraverso l’adozione di sistemi tecnologici avanzati per la gestione del traffico ferroviario.
L’intervento prevede l’installazione di apparati tecnologici di ultima generazione all’interno dei fabbricati di stazione, con la possibilità – nei casi in cui gli spazi esistenti non siano idonei – di ricorrere a strutture prefabbricate (shelter).
Si tratta di un passo decisivo verso l’integrazione del sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System), che permetterà di innalzare gli standard di sicurezza e puntualità.
RFI, società del Gruppo Ferrovie dello Stato e stazione appaltante del progetto, ha incaricato Italferr come soggetto tecnico per il coordinamento e la gestione operativa degli interventi, inclusa l’interlocuzione con enti e soggetti coinvolti.
Il progetto, secondo i proponenti, dovrebbe rappresentare una svolta per il trasporto ferroviario regionale nel quadrante sud di Roma.
Le tre linee interessate, pur servendo quotidianamente migliaia di pendolari, risultano da anni afflitte da ritardi, soppressioni e infrastrutture ormai obsolete.
Con l’attivazione del nuovo sistema ERTMS, si punta a una gestione più dinamica e flessibile del traffico, alla riduzione dei tempi di percorrenza e a un sensibile miglioramento della qualità del servizio.
Tempi e modalità del procedimento
Il progetto ha già superato la fase di fattibilità tecnico-economica. Ora è sottoposto a un nuovo iter autorizzativo a causa di modifiche tecniche sopravvenute in fase esecutiva. Le opere interesseranno tratti ferroviari e impianti localizzati esclusivamente su aree di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana.
Il procedimento è stato avviato con la convocazione della Conferenza di Servizi e che cittadini, associazioni e comitati interessati potranno chiedere di parteciparvi entro il prossimo 8 giugno.
La documentazione progettuale almeno teoricamente dovrebbe essere consultabile in formato digitale, previa abilitazione, sul portale web di Italferr.
Poca trasparenza e zero risposte
Tutte le notizie e i dati riportati in questo articolo devono comunque essere confermate, poiché abbiamo avuto grossa difficoltà a reperirle e farcele, appunto, confermare.
In realtà era stato messo a disposizione un link dove poter accedere a tutta la documentazione (clicca qui per il link), ma poi per accedere si richiede una autorizzazione che non è chiaro a chi bisognerebbe chiedere.
Non è chiaro nemmeno se tali lavori abbiano bisogno di espropri. Di tale eventualità non abbiamo trovato traccia. Non si capisce allora perché l’avviso dei lavori sia stato inserito sul sito internet ItalFerr nella pagina denominata appunto “Espropri”.
Abbiamo sottoposto vari quesito, ma ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta.
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