Con la Delibera n. 27 del 14 aprile 2025, il Consiglio Comunale ha approvato un aggiornamento al Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2025-2027, autorizzando nuovi investimenti per completare le urbanizzazioni in tre aree rimaste ferme da anni.
Dovrà essere il Comune di Ciampino, a sue spese, a realizzare le opere di urbanizzazione (primaria e secondaria) che i privati non vogliono fare, con l’avallo anche di sentenze dei tribunale.
Tre lottizzazione di Ciampino avranno le opere pubbliche di urbanizzazione
In totale, si tratta di oltre un milione di euro di fondi pubblici destinati a sistemare situazioni lasciate in sospeso su lottizzazioni sorte in aree anche con vincolo paesaggistico e archeologico.
Il voto dell’aula ha registrato 15 favorevoli, 4 astenuti e nessun contrario, segno che il tempo delle polemiche è forse passato, ma non quello delle domande.
Il Comune di Ciampino ora si assume l’onere di completare le infrastrutture che i privati avrebbero dovuto realizzare, intervenendo su terreni delicati e oggetto di numerosi rilievi critici nel tempo.
Lottizzazioni anche su area tutelata
Gli interventi per la realizzazione di opere pubbliche primarie e secondarie (fogne, strade, parcheggi, marciapiedi, etc) riguardano principalmente tre zone: il Piano di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) in località Colle Oliva, e i due comparti del Piano di Zona 167, Lotto 1 e Lotto 2.
Su Colle Oliva è previsto un investimento di 250.000 euro per completare le opere di urbanizzazione mai terminate.
Per i Lotti 1 e 2 del Piano di Zona 167 si stanziano rispettivamente 500.000 e 260.000 euro. Tutti i lavori sono previsti per l’annualità 2025.
Tre comparti accomunati dall’incompiutezza ed uno di essi caratterizzato anche dalla collocazione in un’area vincolata
Colle Oliva, come già denunciato in passato, presenta criticità legate a vincoli paesaggistici. I terreni, infatti, insistono sopra l’Antica Villa di Messalla, un sito di alto valore archeologico.
Si tratta di una grande villa attribuita a Valerio Messalla Corvino. console nel 31 a.C., comandante nella battaglia di Azio del 31 avanti Cristo nonché mecenate del poeta Ovidi. I resti della villa sono stati portati alla luce molto recentemente, nel 2013.
Costruttori inadempienti, il conto lo paga il Comune di Ciampino
Le urbanizzazioni primarie e secondarie – ovvero strade, fognature, marciapiedi, illuminazione e aree verdi – avrebbero dovuto essere realizzate dai soggetti privati all’atto della lottizzazione, ma così non è stato.
Nel tempo, tra ricorsi, vincoli e inerzie, le aree sono rimaste prive dei servizi essenziali, con i residenti a convivere tra disagi e degrado.
L’intervento dell’Amministrazione comunale di Ciampino si configura ora come un’azione di riparazione per mancati adempimenti pregressi. È il Comune, quindi, che assume l’onere finanziario per garantire il minimo indispensabile alla vivibilità e alla sicurezza urbana, coprendo le lacune lasciate da chi aveva beneficiato delle autorizzazioni edilizie.
Un’eredità urbanistica controversa: via alle opere pubbliche
Questi investimenti pubblici pongono interrogativi su una gestione urbanistica passata che ha consentito costruzioni, senza garanzie di completamento delle opere primarie accessorie. La situazione attuale appare come il risultato di un mix di concessioni concesse con troppa leggerezza e controlli carenti.
La vicenda delle urbanizzazioni mancanti annche sui terreni vincolati di Ciampino è, in fondo, una parabola nota del cemento italiano: concessioni edilizie concesse senza piani esecutivi solidi, urbanizzazioni mai realizzate, e alla fine, l’intervento riparatore del pubblico a carico della collettività. Un copione che si ripete, questa volta, dietro le Mura dei Francesi.
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