Una parte dell’edificio, in realtà, da tempo inutilizzato, tornerà a nuova vita grazie a un primo finanziamento di 300mila euro stanziato dalla Città Metropolitana di Roma sul finire del 2023.
I soldi al momento sufficienti per sistemare solo una porzione dell’immobile, che sarà destinata a sede distaccata del Liceo “James Joyce” di Ariccia.
La giunta guidata dal sindaco Massimiliano Borelli ha deciso quindi di tentare un colpo grosso: partecipare a un bando nazionale rivolto ai Comuni che intendono riqualificare aree dismesse o in disuso.
L’obiettivo? Ottenere 2,5 milioni di euro dal Governo Meloni per completare l’intero recupero dell’edificio e costruire attorno una ciclabile strategica.
Il 3 aprile 2025, la giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo che individua ufficialmente il piano di riqualificazione dell’ex scuola De Amicis come progetto candidato al finanziamento.
La richiesta è chiara: 2,5 milioni di euro per completare l’opera.
Albano: scuola, servizi e mobilità sostenibile, ma con i soldi del Governo
Il progetto messo nero su bianco dall’amministrazione non si limita alla ristrutturazione dell’immobile, oggi ridotto a un guscio fatiscente, ma mira a trasformarlo in un polo multifunzionale a servizio della comunità.
Non solo aule, ma anche spazi condivisi, ciclabile, servizi e aree verdi.
Il piano prevede anche, per l’appunto, la realizzazione di una pista ciclabile che collegherà la scuola direttamente alla stazione ferroviaria di Cecchina.
Una scelta che punta ad aumentare l’accessibilità, ridurre l’uso dell’auto e incentivare la mobilità sostenibile.
Un’infrastruttura verde che si inserisce in una visione più ampia di rigenerazione urbana e rilancio del quartiere.
Obiettivo la rinascita di un nucleo storico
Il contesto normativo è quello definito dalla legge 178/2020, che al comma 146 dell’articolo 1 che prevede risorse dedicate ai Comuni per piani di sviluppo in aree degradate o abbandonate. Il bando, pubblicato a livello nazionale, offre un’opportunità che l’amministrazione ha deciso di cogliere.
Per decenni la scuola elementare di Cecchina è stata un punto di riferimento per intere generazioni.
Poi, con il passare degli anni e il trasferimento delle attività didattiche, l’edificio è stato lasciato al degrado. Infiltrazioni, vetri rotti, cortili invasi dalla vegetazione: uno scenario di abbandono che ha generato insicurezza e allarme sociale.
Ora si tenta l’inversione di rotta. La speranza è che il Governo accolga la richiesta del Comune e che, grazie al finanziamento, l’area possa essere restituita alla cittadinanza.
Il progetto rappresenta anche una scommessa politica: trasformare un simbolo di degrado in un laboratorio di rinascita urbana.
Il cronoprogramma e le sfide
In caso di approvazione del finanziamento, l’amministrazione prevede una tabella di marcia serrata.
I lavori potrebbero partire entro il 2026, con una prima fase dedicata alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’area, seguita dalla ristrutturazione degli spazi e dalla realizzazione della pista ciclabile.
Resta però la sfida della sostenibilità economica nel tempo.
Una volta recuperato l’immobile, serviranno risorse per la sua gestione e manutenzione. Il Comune di Albano dovrà garantire che l’edificio non torni nell’oblio, come già successo in passato con altri progetti mai decollati.
Il dossier è ora nelle mani del Governo.
Se la richiesta di Albano Laziale dovesse ottenere il via libera, si aprirebbe un nuovo capitolo per Cecchina.
Un capitolo fatto di riqualificazione urbana, servizi pubblici e mobilità sostenibile. Una scommessa sul territorio, che parte da una scuola abbandonata e punta dritto al futuro.
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