Aprilia ‘mafiosa’: le 3 sindache all’opera
Dopo mesi di indagini e verifiche lo Stato italiano ha deciso di intervenire con fermezza nel Comune di Aprilia, travolto da gravi forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata.
Con decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile 2025, il Comune di Aprilia è stato ufficialmente commissariato per un periodo di 18 mesi.
Al timone dell’Ente, tre figure istituzionali di alto profilo:
- la Prefetta a riposo Vincenza Filippi,
- la Viceprefetta Enza Caporale
- la Dirigente del Ministero dell’Interno Rita Guida.
Tre donne, tre “sindache di ferro”, chiamate a ripristinare legalità, trasparenza e buon governo in uno dei comuni più importanti della provincia di Latina.
Il loro insediamento, formalizzato il 13 maggio 2025, è stato accompagnato da una prima, fondamentale delibera: l’autoregolamentazione interna della Commissione Straordinaria.
Un atto non solo tecnico, ma fortemente politico, che delinea con precisione ruoli e modalità operative per garantire continuità amministrativa, coordinamento e controllo in un contesto fortemente compromesso.
Divisione dei compiti e fermezza decisionale
La guida della Commissione è stata affidata alla Dott.ssa Filippi, che eserciterà le funzioni di coordinamento; in sua assenza subentrerà la Viceprefetta Caporale.
La struttura operativa vede però una distribuzione puntuale delle deleghe.
La Dott.ssa Rita Guida assume la responsabilità del delicatissimo settore delle Finanze e dei Tributi, mentre le altre due commissarie si occuperanno degli ulteriori ambiti amministrativi, gestionali e istituzionali.
Una scelta che denota razionalità operativa e valorizzazione delle competenze, in un momento in cui la fiducia pubblica deve essere ricostruita pezzo dopo pezzo.
Le tre commissarie agiranno congiuntamente su tutte le decisioni più rilevanti. Le stesse, però, ma avranno anche facoltà di firma individuale per atti e provvedimenti, sempre “in nome e per conto della Commissione Straordinaria”.
Tale assetto consente agilità operativa e al contempo garantisce la collegialità delle scelte fondamentali, a partire dalle delibere con valore di Consiglio comunale, che dovranno essere adottate a maggioranza dall’intero collegio.
Un nuovo corso per Aprilia
Il messaggio è chiaro: la gestione commissariale non sarà solo un periodo di transizione, ma un’azione di bonifica profonda.
La Commissione avrà pieni poteri in sostituzione del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale.
La Commissione potrà rappresentare legalmente l’Ente anche nei rapporti con consorzi e società partecipate.
Le verifiche di cassa, altro nodo delicato in un Comune commissariato per mafia, saranno affidate almeno a due commissari, a garanzia della trasparenza e della correttezza contabile.
Tra le righe della deliberazione si legge la volontà di operare con rigore, sobrietà e senso dello Stato.
Le tre commissarie si pongono come presidio della legalità in un territorio dove, come riconosciuto dallo stesso decreto presidenziale, la criminalità aveva ormai oltrepassato la soglia dell’influenza per entrare nella sfera del condizionamento diretto della pubblica amministrazione.
Le 3 sindache hanno da subito davanti gravi questioni da affrontare. Dovranno difendere Aprilia non sono dalle ‘classiche’ infiltrazioni mafiose, ma anche dalle lobby che percorrono le vie legali per i propri interessi, anche a svantaggio della comunità.
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