Lo segnala un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato del Partito Democratico Matteo Orfini al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
4 anni fa la chiusura della galleria sull’Appia a Terracina per improrogabili lavori
Il 22 maggio 2021 un comunicato stampa annunciava la chiusura della canna Nord della galleria per consentire improrogabili lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza.
All’epoca, in un incontro in prefettura a Latina, Anas aveva comunicato lo stanziamento di 75 milioni di euro per l’intervento, prevedendo un cronoprogramma complessivo di circa quattro anni, con l’inizio dei lavori fissato per il 25 maggio 2021 e una durata stimata di due anni per la canna Nord.
Contestualmente, era stato deciso che la canna Sud sarebbe diventata a doppio senso di marcia e che, nei mesi estivi del 2021, la canna Nord sarebbe stata temporaneamente riaperta con una corsia percorribile.
Nell’interrogazione, Orfini evidenzia che, a distanza di circa quattro anni, la galleria risulta ancora chiusa, con significativi disagi per la viabilità del territorio di Terracina e dei comuni limitrofi, e con ripercussioni economiche per le attività produttive, turistiche e sulla mobilità dei cittadini.
Interrogazione parlamentare sulla galleria dell’Appia: le richieste al Governo
Il deputato chiede al Governo di riferire sullo stato attuale dei lavori, di spiegare le ragioni della mancata riapertura nei tempi previsti e di fornire il cronoprogramma aggiornato per il completamento dell’opera.
Inoltre, chiede dettagli sull’ammontare preciso dei fondi stanziati da Anas e sul loro utilizzo, nonché informazioni sulle misure di monitoraggio del traffico e sul supporto promesso alla polizia locale tramite presidi H24.
Orfini chiede infine di conoscere le misure già adottate e quelle in programma per mitigare i disagi della popolazione e delle imprese locali, e quali garanzie si possano offrire sul rispetto dei tempi di completamento dell’intervento.
Leggi anche: Galleria Tempio di Giove sull’Appia, cambiano le regole: chi non può più entrare