L’area abusiva diventa di proprietà del Comune di Frascati
Il Comune di Frascati ha avviato l’acquisizione gratuita di un’area di un noto concessionario d’auto in via di Vermicino che per decenni è stato parte integrante del tessuto commerciale cittadino.
L’area, che comprende non solo i manufatti abusivi, almeno secondo il Comune di Frascati, ma anche il terreno su cui sorgono e parte di quello circostante, passa ora ufficialmente nel patrimonio comunale.
La decisione segna l’epilogo di una lunga vicenda amministrativa, che ha visto contrapporsi le istituzioni locali e i privati titolari dell’attività.
Frascati, il concessionario d’auto non demolisce e viene requisito
Il cuore della questione risale a un’accertata violazione urbanistica. I fabbricati, infatti, erano stati realizzati senza le necessarie autorizzazioni edilizie, sempre secondo il municipio.
Già nel 2002 il Comune di Frascati aveva avviato il procedimento con una specifica ingiunzione di demolizione.
Tuttavia, i proprietari non avrebbero mai ottemperato al provvedimento, ignorando le disposizioni comunali per oltre due decenni.
Di fronte a questa persistente inottemperanza, l’Amministrazione ha proceduto con l’acquisizione coatta dell’area, come previsto dall’articolo 31 del Testo Unico dell’Edilizia.
Probabili sviluppi in Tribunale
Abbiamo deciso volutamente di oscurare i dati identificativi, anche se la norma ci permetteva di renderli noti, visto che si tratta di dati pubblici consultabili da chiunque.
La nostra linea editoriale è però quella di massimo garantismo, almeno finché non vi sia un atto di ‘condanna’ definitiva.
I titolari della concessionaria possono infatti presentare presso il Tribunale Amministrativo (TAR) del Lazio un ricorso contro la confisca decisa dal Comune di Frascati.
Frascati e il futuro dell’area confiscata
In attesa dei probabili sviluppi al TAR si pone comunque una questione sull’area confiscata.
L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’area confiscata apre, infatti, la strada a un possibile riutilizzo pubblico dello spazio.
Il Comune di Frascati potrà decidere di destinare l’area ad attività di interesse collettivo, come verde pubblico, parcheggi o spazi sociali.
Al momento, non sono state comunicate decisioni ufficiali sull’uso futuro, ma l’Amministrazione ha sottolineato l’importanza di restituire il bene alla cittadinanza dopo anni di illegalità e stallo amministrativo. È probabile che nei prossimi mesi si apra un confronto tra istituzioni e territorio per definirne la nuova destinazione.
Una battaglia emblematica nella lotta all’abusivismo edilizio
Il caso del concessionario di via di Vermicino rappresenta un precedente significativo nella battaglia contro l’abusivismo edilizio nei Castelli Romani.
Il comune di Frascati, con questa azione, si allinea a una linea di rigore che sempre più spesso viene invocata da cittadini e comitati locali stanchi di vedere il territorio aggredito da speculazioni e costruzioni irregolari.
L’acquisizione dell’area è un passaggio che va oltre la singola vicenda: si inserisce in una più ampia strategia di legalità e di tutela urbanistica.
In un contesto dove molte situazioni simili restano impunite o irrisolte per decenni, l’intervento deciso dell’Amministrazione comunale di Frascati può diventare un segnale anche per altri Comuni.
Resta da capire se questa fermezza sarà mantenuta anche in casi futuri e se la politica locale riuscirà a reggere all’impatto di eventuali ricorsi e ‘pressioni’. Intanto, il messaggio lanciato è chiaro: chi viola le regole rischia di perdere tutto.
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