Mecaj Arberi, 38enne di nazionalità albanese, è morto sabato sera in località Tre Cancelli, nel comune di Nettuno, dopo essersi schiantato contro un palo alla fine di un lungo inseguimento con la Polizia durato circa mezz’ora.
Nel borsone recuperato accanto alla sua auto che si è ribaltata, gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato 25 chilogrammi di cocaina, probabilmente destinati alla piazza di spaccio pontina.
Nettuno la dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, l’inseguimento è iniziato intorno alle ore 20.30 di sabato 24 maggio, quando due auto hanno attirato l’attenzione di una pattuglia di Polizia sfrecciando a forte velocità.
Gli agenti hanno tentato di fermarle, ma i conducenti si sono dati alla fuga. Una delle due vetture, con a bordo un 26enne italiano, è stata bloccata poco dopo.
L’altra automobile in fuga, con Arberi al volante, ha proseguito la corsa su una strada sterrata. Qui, però, il conducente ha perso il controllo finendo contro un palo della rete telefonica. L’impatto è stato violentissimo: l’uomo è morto sul colpo.
Non lontano dal luogo dell’incidente, gli agenti hanno trovato un borsone con 23 panetti di cocaina, forse sbalzato fuori dall’abitacolo a causa dello schianto.
La Procura di Velletri ha aperto un fascicolo d’indagine per ricostruire con precisione i fatti e chiarire la dinamica di un inseguimento durato circa 30 minuti.
È stata disposta l’autopsia sul corpo della vittima, trasferito all’Istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata.
Il 26enne fermato nella seconda auto è stato arrestato con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio in concorso. Al momento si trova nel carcere di Velletri in attesa dell’interrogatorio di convalida.
Anzio, Aprilia, Nettuno: il triangolo della droga
Il sequestro di droga legato all’incidente mortale di Nettuno non è però un caso isolato.
Solo una settimana fa, sempre nella stessa zona, un altro carico da 25 kg di stupefacenti era stato intercettato.
In quell’occasione erano stati arrestati madre e figlio, di 71 e 34 anni, fermati mentre trasportavano la droga nella propria auto.
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Due episodi ravvicinati che accendono i riflettori su un’area sempre più al centro delle rotte del narcotraffico. Sono ormai più che evidenti le connessioni tra Nettuno, Aprilia e il litorale pontino.
I continui sequestri di grossi quantitativi di droga fanno ritenere che non solo la zona è sede di un elevato numero di ‘consumatori’, ma molto probabilmente è anche il luogo dove vengono organizzati traffici per una zona molto più ampia.
Gli investigatori stanno ora lavorando per risalire all’origine della cocaina sequestrata e individuare eventuali complici o legami con reti di traffico più ampie.
Un dato è certo: la sostanza stupefacente, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto generare profitti milionari.