La delibera, approvata con 16 voti favorevoli e 5 contrari, arriva su proposta dei gruppi consiliari Partito Democratico, Unaltracittà, Movimento 5 Stelle e Apa.
La cittadinanza onoraria a Mussolini era stata conferita dal commissario prefettizio di Anzio il 14 maggio 1924, in pieno regime fascista.
Ha votato a favore anche Forza Italia, che in consiglio comunale è all’opposizione. Nettuno aveva revocato la cittadinanza onoraria a Mussolini solo pochi giorni fa.
“Un atto dovuto – ha commentato il sindaco Aurelio Lo Fazio – nella città della pace, medaglia d’oro al merito civile per le sofferenze patite dalla popolazione durante la Seconda guerra mondiale, nella quale ci trascinò proprio il regime fascista.”
L’invito a Edith Bruck
Lo Fazio ha poi ricordato le vittime di quel periodo, lo sbarco alleato sulla costa anziate e il contributo alla liberazione di Roma, sottolineando la differenza tra l’imposizione di allora e la votazione democratica di oggi.
Un gesto che ha anche un significato simbolico per il primo cittadino: “Inviteremo di nuovo Edith Bruck [scrittrice, testimone della Shoah, ndr] che aveva rifiutato di venire ad Anzio proprio a causa di quella cittadinanza. Ora è benvenuta.”
E ha aggiunto: “Pensiamo anche ad Adele Di Consiglio, nostra concittadina, la cui famiglia fu sterminata dal nazifascismo. A lei daremo presto un riconoscimento.”
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Intanto sui social le solite polemiche: “Le buche prima della storia”
Mentre le istituzioni celebrano la decisione come un gesto di memoria e giustizia storica, sui social si fa polemica.
Molti cittadini hanno apprezzato l’iniziativa, altri hanno espresso dissenso, accusando l’amministrazione di pensare “alle cose sbagliate”.
Tra i commenti più ricorrenti su Facebook e X (ex Twitter):
“Ci sono strade impraticabili e pensano alla storia di 100 anni fa.”
“Revocate pure le cittadinanze, ma fate qualcosa per i rifiuti e i servizi.”
“Un gesto simbolico che non tappa le buche.”
In molti, pur dichiarandosi contrari al fascismo, hanno sottolineato la necessità di concentrare gli sforzi su problemi concreti come la manutenzione urbana, la sicurezza e i servizi pubblici.
Memoria e presente: due piani che faticano a incontrarsi
La revoca della cittadinanza a Mussolini rappresenta senza dubbio un momento rilevante sul piano storico e simbolico, soprattutto in un anno in cui si celebrano gli 80 anni dalla liberazione dal nazifascismo.
Ma la vicenda dimostra anche come il divario tra istituzioni e cittadinanza possa emergere anche su temi valoriali, quando la quotidianità dei cittadini appare segnata da problemi urgenti e irrisolti.
Sarebbe però importante ricordare che se si dimentica la storia passata, si rischia di ripetere gli stessi errori nel presente. E le buche non sono tutto.
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