In ordine ai contenuti dell’articolo pubblicato sulla testata telematica a Lei riconducibile “il Caffè.tv di Stefano Carugno” in data 05 maggio 2025 a firma Sig. Renato Mastrella dal titolo “Albano, i delegati del Prefetto ci ripensano sulla chiusura della discarica”, questo Ufficio commissariale chiede pubblicazione della rettifica immediata nelle tempistiche fissate nell’articolo 8 della Legge n.47/1948 secondo termini e modalità di cui in seguito.
I.1 – Non corrisponde al vero, e deve pertanto essere oggetto di rettifica, l’asserzione secondo cui il “VII invaso… chiuso – ossia ‘tappato’ in via definitiva – a metà 2024, quindi a malapena un anno fa… dovrà ‘riaprire’, visto che la copertura di chiusura definitiva del VII invaso dovrà essere già ‘ritoccata’”.
Si rappresenta come questo Ufficio commissariale abbia concluso in data 30.04.2024 la realizzazione dei lavori di “copertura provvisoria della discarica”, in conformità con le statuizioni operative fornite dal Direttore Regionale Ambiente della Regione Lazio giusta Decreto n.G16140 del 01.12.2023.
Allo stato, sono in corso i lavori propedeutici alla realizzazione della “copertura superficiale finale” (c.d. “capping”) della discarica in questione. Detta attività, prevista dall’Allegato I al D.Lgs. n.36/2003, è posta in essere secondo le modalità fissate dal predetto Decreto regionale n.G16140 del 01.12.2023; la stessa presuppone la preventiva dismissione della “copertura provvisoria” al fine della realizzazione di copertura finale.
Stante quanto suesposto, è del tutto erroneo in punto di fatto quanto in merito argomentato dal sig. Mastrella.
La rettifica oggetto di pubblicazione dovrà quindi evidenziare come “a metà 2024” sia stata realizzata la “copertura provvisoria della discarica” di Albano Laziale (VII Invaso) da parte di questo Ufficio Commissariale – e non “la copertura di chiusura definitiva” – in stretta aderenza con quanto fissato dal Direttore Regionale Ambiente della Regione Lazio con Decreto n.G16140 del 01.12.2023.
Attualmente sono in corso i lavori finalizzati al compimento della “copertura superficiale finale” (c.d. capping), sempre in esecuzione del suvvisto provvedimento regionale, sicché la discarica in questione giammai “dovrà ‘riaprire’ men che meno al conferimento di rifiuti.
I.2 – E’ erronea, e deve pertanto essere oggetto di rettifica, l’asserzione secondo cui secondo cui “La chiusura del VII invaso” sarebbe “in stand-by” con la possibilità di “modificare” in corsa”.
1Si rappresenta come con Decreto del Direttore Regionale Ambiente della Regione Lazio n. G15476 del 21.11.2023 sia stata disposta la revoca parziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in favore di Ecoambiente S.r.l.; alla luce di detto provvedimento amministrativo regionale, la discarica in questione non è più abilitata a ricevere ulteriori rifiuti. L’efficacia e validità dell’AIA permane ai fini dell’effettuazione della “copertura provvisoria” – già posta in essere – e “copertura superficiale finale (c.d. capping) – attività attualmente in corso (v. sopra).
Stante quanto suesposto, la rettifica oggetto di pubblicazione dovrà evidenziare come il “VII invaso” sia definitivamente chiuso a nuovi conferimenti di rifiuti in forza Decreto del Direttore Regionale Ambiente della Regione Lazio n. G15476 del 21.11.2023, essendo ora in corso le attività propedeutiche alla realizzazione del c.d. “capping” definitivo in conformità con quanto stabilito dall’Amministrazione regionale.
I.3 – Non corrisponde al vero, e deve pertanto essere oggetto di rettifica, l’asserzione secondo cui costituirebbe azione finalizzata ad emendare un “errore” quella posta in essere nel “gennaio 2025” da “Ecoambiente”.
In questo senso si chiede di pubblicare integralmente quanto segue – testo in virgolette “L’Ufficio commissariale, a seguito di valutazioni poste in essere nel corso di avanzamento delle attività finalizzata alla realizzazione del c.d. “capping” anche in esito alle necessarie interlocuzioni con i tecnici di riferimento (direttore lavori, collaudatore, consulenti tecnici), ha avanzato alla competente Amministrazione ai sensi dell’art. 29-nonies comma 1 del D.Lgs. 152/2006 una modifica al progetto di capping del tutto aderente con quanto fissato dal punto 2.4.3 dell’Allegato 1 alla fonte normativa di riferimento – D.Lgs. n.36/2003 – assolvendo il “telo bentonitico” a garantire la “protezione” imposta dalla norma in questione al pari dello “strato di argilla”.
Stante quanto suesposto, l’Amministrazione regionale – preso atto del positivo parere obbligatorio di Arpa Lazio, che ha confermato in toto la legittimità di quanto sostenuto da questo Ufficio – ha autorizzato integralmente la richiesta modifica”.
Posto quanto sopra, si chiede infine di pubblicare anche quanto segue nel testo che viene ora evidenziato tra virgolette “Questo Ufficio commissariale, avente natura pubblica in quanto costituente longa manus dell’autorità prefettizia, ha già conferito mandato ai propri legali al fine di porre in essere ogni necessaria azione penale e civile con richiesta di risarcimento danni da presumersi insuperabilmente di grave entità nei confronti di coloro che rilevando dati non divulgabili abbiano posto in essere la gravissima violazione delle regole che impongono la segretezza con riguardo le attività poste in essere nel corso della gestione commissariale stessa”.
Fermo restando quanto sopra, nel ricordare che l’istituto della rettifica ai sensi della Legge n.47/1948 non elimina i danni già realizzati (ex multis, Cass. Civ., sez. III, 24 giugno 2021, n. 1152), gli scriventi Amministratori straordinari prefettizi rimangono in attesa delle Vs. conseguenti azioni in adempimento dell’art. 8 Legge n.47/1948, riservandosi ogni successiva valutazione in tema di risarcimento del danno da diffamazione a mezzo stampa eventualmente loro derivante dall’articolo di stampa oggetto della presente richiesta.
Gli Amministratori Straordinari
Avv. Andrea Atzori
Avv. Paola Ficco