Si tratta di un progetto ovviamente dedicato ai giovanissimi studenti delle province laziali, ma anche a studenti universitari già ben avviati in società.
L’obiettivo è sicuramente quello di prevenire la criminalità sin da subito, allontanando i ragazzi da situazioni e ambienti eventualmente pericolosi. Sono tantissime le attività didattiche e non adottate adottate.
Regione Lazio e lotta alle mafie: così con l’Associazione Libera si contrasta la criminalità
Questo nuovo progetto di sensibilizzazione si chiamerà “Sentieri di Legalità: percorso di cittadinanza attiva rivolto agli studenti della Regione Lazio”.
Saranno coinvolti circa 2 mila studenti tra elementari e superiori, con uno stanziamento di 200mila euro deciso dalla Giunta del presidente Francesco Rocca e di Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, Polizia locale, Enti locali e Università.
La beneficiaria di questa somma è l’Associazione Libera.
Libera è nata nel dicembre 1994 da un’idea di Don Luigi Ciotti (poi presidente) con l’adesione di oltre trecento tra gruppi e associazioni del territorio nazionale.
Tante le sedi: 20 coordinamenti regionali, 75 coordinamenti provinciali e 295 presidi locali. Sono 80 le organizzazioni internazionali aderenti al network di Libera Internazionale, in 35 Paesi d’Europa, Africa e America Latina.
Nella provincia di Latina sono due i presidi territoriali presenti: quello di Aprilia nell’area scolastica del Liceo Meucci, dedicato ad Alfredo Manzoni. Il secondo a Latina, dedicato a marzo a Lia Pipitone.
Libera e la giunta regionale hanno pensato a molteplici iniziative, tutte con l’obiettivo di educare contro le mafie e la criminalità organizzata:
- Verranno svolti laboratori didattici di educazione alla legalità.
Tra i tanti percorsi educativi, Libera propone “Liberi Pensieri-Educarsi nell’incontro”: un appuntamento periodico nelle scuole con interviste dirette, lezioni e presentazioni di libri a tema mafia.
Inoltre, in avvicinamento al 21 marzo (Giornata del ricordo delle vittime delle mafie) tutti gli anni si propone “Altro e Altrove”. L’iniziativa introduce percorsi mirati che incentivano la memoria di tutte le vittime, non solo di quelle più conosciute
- una campagna di sensibilizzazione social dal titolo “E tu da che parte stai?” tramite post e condivisione di contenuti a tema per tenere attiva la sensibilità sul tema
- campi estivi in beni confiscati alla criminalità: Don Luigi Ciotti propose la confisca di beni usati dalle mafie nel 1994 tramite una raccolta firme con ampie adesioni. I riutilizzi di beni (seguendo la legge 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie) sono oltre 1000 dal ’93 ad oggi
- laboratori di creazione di documentari sulle vittime innocenti delle mafie. Questo è possibile grazie anche a EXTRALibera, centro multimediale dell’Associazione.
Tutte queste proposte di progetto mirano a dare continuità anche nella nostra regione alle idee di Libera.
Lotta alle mafie: l’assessore Regimenti contro il potere mafioso
L’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università Luisa Regimenti è tra i maggiori promotori della collaborazione con Libera. L’attenzione contro le mafie è sempre altissima.
Dichiara l’assessore:
“Questo progetto di educazione alla legalità vuole essere un messaggio chiaro sulla necessità di tenere alta l’attenzione contro le mafie. Non è un caso che le mafie hanno paura delle istituzioni scolastiche: la scuola, infatti, è un luogo di crescita, dove i giovani possono imparare a riconoscere e rifiutare la mentalità mafiosa e a scegliere invece la strada della legalità e della giustizia.”
Regimenti ha sottolineato l’importanza del ricordo di chi ha perso la vita nella lotta alle mafie:
“Serve il rifiuto di qualsiasi forma di sopraffazione anche ricordando l’esempio e il sacrificio di chi come il giudice Giovanni Falcone e gli uomini della scorta non hanno avuto paura di combattere fino alla fine contro il potere mafioso. È grazie all’esempio di uomini e donne come loro che oggi stiamo costruendo un Paese migliore”.
200mila euro sono una goccia per contrastare il mare d’illegalità rappresentato dalle mafie in Italia e nel Lazio. Lodevole l’atto di volontà e d’indirizzo ai giovani di un importante messaggio come quello della legalità.
Naturalmente ora ci si aspetta di più. Anche più soldi, certo, ma soprattutto l’adozione da parte della Regione Lazio di comportamenti e norme specifiche che vadano a contrastare davvero le mafie, che storicamente sappiamo sono molto brave ad incunearsi negli ‘anelli deboli’ anche delle amministrazioni regionali.
Libera infatti si batte contro tutte le mafie, cioè non solo quelle stereotipate con la coppola e la lupara, quanto piuttosto contro quelle che in giacca e cravatta oggi si sono insinuate nei luoghi di potere.
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