Si tratta, in gran parte, di terreni e ruderi provenienti dall’ex Opera Nazionale Combattenti (ONC), già trasferiti alla Regione Lazio e ora al centro di un programma di riqualificazione.
Non si tratta di un trasferimento di beni dalla Regione Lazio al Comune di Ardea. L’Accordo prevede invece una collaborazione, poiché la Regione Lazio riconosce che nessuno può valorizzare, promuovere e sviluppare il patrimonio pubblico meglio del Comune sul cui territorio i beni sono presenti.
L’accordo è stato predisposto in attuazione a una legge regionale che ha previsto specifici fondi per azioni territoriali di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
Fondi regionali per la sistemazione
Al Comune di Ardea è stato destinato un finanziamento pari a 40.000 euro per interventi da realizzarsi su otto beni.
Lo schema di Accordo ha durata triennale e prevede l’attuazione delle attività mediante atti adottati congiuntamente dalla Direzione regionale competente e dagli uffici tecnici comunali, riuniti in un Tavolo Tecnico Operativo.
Le finalità dell’Accordo comprendono servizi tecnici, progettazione e lavori di messa in sicurezza dei beni immobili oggetto dell’iniziativa.
I beni interessati dal provvedimento sono stati inclusi nell’“Inventario dei beni immobili regionali”.
L’Accordo con il Comune di Ardea si inserisce tra quelli già sottoscritti da altri enti locali in base alla normativa regionale, che attribuisce ai Comuni un ruolo operativo nell’ambito della pianificazione e della riqualificazione urbanistica del patrimonio pubblico di interesse regionale.
Ardea, dove sono i terreni e i ruderi
Nelle aree accessibili da Via Strampelli, si trovano diversi tipi di immobili.
Alcune sono aree verdi con alberature e bosco, che necessitano di gestione e manutenzione ordinaria tramite taglio di tappeti erbosi e cura delle essenze.
Altre sono aree verdi destinate a seminativo. Ci sono anche aree che combinano seminativo e bosco.
Inoltre, lungo Via Strampelli, ci sono aree con fabbricati diruti, alcuni dei quali non autorizzati o relitti di costruzioni preesistenti (ex ONC), in un’area che si presenta come edificata.
Un’altra zona extraurbana è accessibile da Via Laurentina, tramite Via Sant’Anna, e si presenta come un’area verde con parti a seminativo e altre a bosco.
Spostandosi verso Via Banditella di Sotto, si incontrano aree inedificate che includono fabbricati non autorizzati e resti di costruzioni dirute (ex ONC). Sempre in questa zona, si trovano anche aree stradali che erano ex poderali.
Infine, esiste un’area extraurbana che funge da strada di collegamento con il limitrofo Comune di Pomezia, identificata dalla toponomastica del Comune di Pomezia come Via delle Orchidee. Quest’area si presenta come una strada.
La Regione Lazio “Ardea conosce il proprio territorio”
La Regione Lazio stessa ha già riconosciuto:
“…ai Comuni il ruolo di Enti promotori e regolatori dei relativi processi in grado di incidere, per competenza e conoscenza del territorio, sulla leva della progettazione urbanistica ed edilizia, nonché sulla tutela e la salvaguardia del patrimonio storico e antropologico, interpretando i fabbisogni e componendo gli interessi economici e sociali del territorio su cui detti beni immobili insistono”.
Lo scopo della collaborazione tra Comune di Ardea e Regione Lazio è dunque è quello di valorizzare, promuovere e sviluppare il patrimonio pubblico, composto prevalentemente da terreni e ruderi.
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