La decisione è stata assunta con deliberazione n. 1 del 5 giugno 2025, adottata dalla Commissione con i poteri della Giunta Comunale.
Il procedimento giudiziario è relativo a reati aggravati dal metodo mafioso, contestati a vario titolo agli imputati, «anche a titolo di concorso esterno». Tra gli imputati c’è anche l’ex sindaco di Aprilia, vincitore delle elezioni del 2023.
Il processo inizierà il 10 giugno.
«Discredito nell’immagine della civica amministrazione»
Secondo quanto riportato nella delibera, i fatti oggetto del giudizio hanno «turbato il regolare esercizio dell’attività amministrativa» attraverso «il conferimento di appalti a società riconducibili ad alcuni appartenenti all’associazione criminale».
Inoltre, si sottolinea come tali condotte abbiano generato «allarme sociale nonché il discredito dell’immagine della civica amministrazione», anche per l’eco mediatica nazionale della vicenda.
La costituzione di parte civile è motivata dalla volontà dell’Ente di ottenere il risarcimento «di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, ivi compresi quelli di immagine, subiti dall’Ente».
La Commissione ritiene infatti che la vicenda abbia «reso permeabile il territorio alle infiltrazioni criminali», compromettendo «il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale».
Come si legge nella delibera:
«Sono emerse presumibili collusioni tra vari amministratori locali, imprenditori collegati con l’associazione criminale che operava sul territorio apriliano e che hanno tratto vantaggio dalla loro affiliazione per ottenere appalti ed altre utilità nonché con alcuni membri di spicco del sodalizio criminale stesso, che non solo hanno turbato il regolare svolgimento elettorale, ma hanno anche creato allarme sociale nella collettività apriliana, in conseguenza dell’attività criminosa posta in essere mediante il metodo mafioso e tali da rendere necessario lo scioglimento del Comune».
A difendere il Comune di Aprilia sarà l’avvocato che ha lavorato con l’ex sindaco
Nella delibera si richiama anche la sentenza n. 35153/2022 della Corte di Cassazione, che legittima «la pronuncia di una sentenza di condanna generica al risarcimento», anche in assenza della prova effettiva del danno, quando «il fatto è potenzialmente produttivo di conseguenze dannose».
L’udienza è fissata per il 10 giugno 2025 dinanzi al Tribunale di Latina – secondo collegio penale. Il Comune di Aprilia sarà rappresentato in giudizio dall’avvocato Massimo Sesselego, dell’Avvocatura comunale, che ha lavorato con lo stesso ex sindaco, contro cui ora viene proposta la costituzione di parte civile.
Un fatto che farebbe sorridere, se non si stesse trattando di questioni così gravi.
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