I comuni dei Castelli Romani che sono interessati dalle restrizioni idriche sono 14:
- Ciampino,
- Frascati
- Rocca di Papa,
- Grottaferrata
- Montecompatri
- Rocca Priora,
- Marino,
- Castel Gandolfo,
- Albano Laziale,
- Ariccia,
- Lanuvio,
- Nemi,
- Genzano di Roma,
- Velletri.
La causa? Un’emergenza idrica ormai strutturale, aggravata dai cambiamenti climatici, da una rete idrica inefficiente e da un aumento incontrollato dei consumi, soprattutto nei mesi estivi.
Cosa è vietato ai Castelli Romani
Acea ATO 2, in accordo con le amministrazioni comunali dei Castelli Romani, ha deciso di passare ai fatti: vietato qualsiasi uso improprio dell’acqua pubblica. L’ordinanza punta a garantire il fabbisogno domestico essenziale ed evitare che si raggiunga una situazione tale da dove introdurre razionamenti nell’erogazione dell’acqua.
L’acqua potabile potrà essere usata solo per scopi domestici e igienico-sanitari. Stop quindi a irrigazioni private, lavaggio auto, riempimento di piscine e giochi d’acqua.
È proibito anche prelevare acqua dalle fontane pubbliche, se non per bere, e utilizzare gli idranti antincendio, se non in caso di emergenza.
Sono esclusi dal divieto solo gli annaffiamenti di giardini e cimiteri pubblici, purché effettuati con parsimonia e solo se non è possibile intervenire di notte.
È vietato anche qualsiasi prelievo di acqua per lo svolgimento di attività ludiche o commerciali. Queste attività, come anche le piscine potranno approvvigionarsi di acqua tramite autobotti, rivolgendosi alle ditte specializzate che offrono questo servizio e conservando la documentazione che attesti l’acquisto.
Le forze dell’ordine, insieme ad Acea, condurranno controlli a campione per verificare il rispetto delle regole.
Sanzioni salate per i trasgressori, Acea detta regole e sanzioni ai Comuni dei Castelli Romani
Chi trasgredisce rischia multe da 25 a 500 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 7 bis del T.U.E.L.
In caso di violazioni ripetute, oltre alla massima sanzione economica, è prevista anche la segnalazione alla Procura della Repubblica per danno colposo alla collettività.
I responsabili delle proprietà dove avviene l’abuso risponderanno in solido. L’ordinanza annulla qualsiasi provvedimento precedente in contrasto con le nuove misure.
Cosa devono fare i cittadini dei Castelli Romani
Oltre ai divieti, l’ordinanza invita i cittadini a modificare le proprie abitudini. Il comportamento dei cittadini è fondamentale per evitare che si arrivi a ulteriori restrizioni, come ad esempio l’erogazione a singhiozzo dell’acqua.
In particolare questi sono alcuni consigli: installare frangigetto sui rubinetti, usare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, preferire la doccia al bagno, chiudere l’acqua durante rasatura o lavaggio dei denti, raccogliere l’acqua di risciacquo per innaffiare le piante.
Acea ricorda che un rubinetto aperto spreca 13 litri al minuto, e che il 40% dell’acqua domestica viene usata solo per i WC.
Una doccia da 5 minuti consuma 60 litri, mentre un bagno in vasca ne richiede fino a 120.
Lavaggi a basse temperature e l’uso intelligente degli elettrodomestici possono ridurre i consumi fino a 11.000 litri l’anno per famiglia. Anche la raccolta dell’acqua piovana è incoraggiata.
Una rete fragile e il nodo delle dispersioni Acea
Il vero problema, però, resta la rete idrica colabrodo.
Secondo dati recenti, nelle reti dei Castelli Romani si perde fino al 40% dell’acqua immessa.
Una cifra che rende ogni sforzo dei cittadini parzialmente inefficace, se non accompagnato da investimenti strutturali. Ma finora, gli interventi di Acea sono stati forse troppo lenti rispetto alla portata della crisi.
L’estate 2025 si preannuncia tra le più calde e secche degli ultimi anni. Senza misure drastiche, il rischio è di arrivare a razionamenti massicci già da luglio.
Questa ordinanza è solo un primo passo per evitare il peggio. Ma resta urgente un piano più ampio di manutenzione, ammodernamento e riduzione delle perdite.
Nel frattempo, il messaggio è chiaro: l’acqua va risparmiata subito, o i rubinetti si chiuderanno per davvero.
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